VALLONE – Il Presidente dell’Ordine Provinciale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Caltanissetta Piero Salvatore Lo Nigro, ha scritto all’ENEL nissena, al Comando dei Carabinieri di Mussomeli, e per conoscenza, alla Prefettura di Caltanissetta e al sindaco Salvatore Calà, in merito all’emergenza furti di rame che di recente ha interessato le campagne del territorio, e in particolare del vallone. La missiva fa seguito alla richiesta, in tal senso, del consigliere dell’Ordine Michele Spoto (nella foto a destra), al fine di rafforzare ulteriormente la vigilanza anche attraverso il potenziamento della dotazione organica e finanziaria degli organi competenti.
“Innanzitutto è auspicabile, – scrive Lo Nigro – un celere intervento da parte della Società di distribuzione energia elettrica, in quanto le aziende agricole, alcune delle quali dedite alla attività lattiero casearie, rischiano di subire ingenti danni economici: l’impossibilità di disporre della rete elettrica, causa l’impedimento dell’ordinario svolgimento delle attività aziendali (governo e detenzione dei capi allevati, mungitura del bestiame, refrigerazione del latte, lavorazione e trasformazione) con relativa perdita del prodotto. Per far fronte a tale situazione, le aziende stesse sono costrette a utilizzare gruppi elettrogeni con un consequenziale incremento dei costi di produzione.
Oltre al danno economico, di cui sopra, si ravvisa un danno sociale e di vivibilità nelle campagne. I furti di rame, in realtà, sono la punta di un iceberg in ordine alla tutela e salvaguardia della sicurezza pubblica. Si ravvisa, pertanto, la necessità di un maggiore controllo da parte delle Forze dell’Ordine, onde prevenire ed eventualmente reprimere ogni forma di criminalità. Negli ultimi tempi si assiste con costante frequenza, altresì, a furti di macchine e attrezzature agricole non solo nel territorio nord, con danneggiamenti alle strutture aziendali, incendi dolosi e danni alle colture.
L’Ordine Provinciale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali, – conclude – si propone di fare emergere con maggiore evidenza una situazione di grave insicurezza nelle campagne.
Sarebbe auspicabile istituire un tavolo tecnico con tutte gli Organi Istituzionali e la parti sociali, al fine di intraprendere tutti insieme una maggiore iniziativa di prevenzione, controllo e repressione.
Le nostre aziende agricole, colonna portante dell’economia provinciale, oltre a dover fare i conti con una grave crisi economica e di mercato non possono permettersi di subire atti che ledono la sicurezza e la serenità.
Da parte nostra siamo disponibili a partecipare a qualsiasi intervento atto a migliorare le condizioni di vita nelle campagne, non sottraendoci alla necessaria collaborazione.”