SANTO STEFANO QUISQUINA – Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del Sindaco di Santo Stefano Quisquina Francesco Cacciatore in risposta all’onorevole Gino Ioppolo in merito alla vicenda inerente la commemorazione delle vittime delle Foibe.
Ai rappresentanti regionali e specificatamente all’On.Gino Ioppolo del gruppo parlamentare “La Destra” all’ARS, firmatario di un atto ispettivo in cui mi si imputa la mancata commemorazione del “Giorno del Ricordo” e in cui la mia persona viene definita “ ispirata a una volontà faziosa, negatrice della verità storica….” , desidero ricordare che la mia storia politica e personale (com’è riconosciuto nella mia comunità) è stata da sempre improntata a valori di democrazia e assoluto rispetto delle idee altrui che hanno sempre trovato nella Casa Comunale accoglienza e spazi di espressione, senza alcuna chiusura di sorta.
Il mio percorso politico nasce e si sviluppa in un’ era post ideologica e descrivermi quasi come un pericoloso bolscevico è falso, fuorviante e tendenzioso, ancor più se ciò avviene usando strumentalmente tragiche verità storiche per ritagliare una briciola di visibilità politica o altro ancora.
La “MEMORIA” per la mia Amministrazione è un elemento prioritario e fondamentale nella formazione delle nuove generazioni , ed è indubbio che la coscienza civile della tragedia delle FOIBE e l’esodo degli Istriani e Dalmati, prima vittime della vendetta cieca del comunismo totalitario e poi vittime delle complicità e del cinismo di un Italia repubblicana che non seppe difenderli, sono un doloroso fardello che tutti noi italiani di oggi dobbiamo portare.
Certo i morti, le vittime dei massacri, meritano tutte il rispetto che si deve alle vittime innocenti di ogni manifestazione di brutalità e di ferocia umana. E il pensiero a loro rivolto non può fare altro che accrescere il disagio e la vergogna per la consapevolezza di questi misfatti.
Forse è bene che deputati regionali, che non sono minimamente a conoscenza delle vicende locali di un determinato territorio, prima di farsi fiduciosi portavoce di denunce abbastanza fumose si informino meglio sulle dinamiche che generano rivendicazioni come questa, che hanno il demerito di sfruttare temi ideali e seri come quello della strage delle Foibe per ben altre più infime motivazioni. E ciò accade proprio quando,per, la prima volta un’amministrazione comunale ha acquisito e dato voce nell’aula consiliare tramite la presidenza, ad un documento commemorativo, (delibera CC N.5 31/1/2014) e il medesimo giorno, come da indicazioni Prefettizie , è stata esposta la Bandiera del Palazzo Comunale a mezza asta in segno di lutto istituzionale.
Bisogna quindi dubitare fortemente degli untori che, facendosi scudo con una causa ideale, mascherano insoddisfazioni e interessi personali, mettendo in dubbio la coscienza democratica e civile di un sindaco. Vorrei pertanto porre un quesito all’On.Ioppolo e ai suoi colleghi parlamentari de “LA DESTRA”: come mai su tutti i comuni della Sicilia viene richiesto al Presidente Crocetta un atto ispettivo esclusivamente nei confronti del Comune di S.Stefano Quisquina ? A cosa è dovuto questo accanimento e questo strano interesse?
Nessuno in questo Ente vuole negare l’importanza della memoria, anzi proprio perchè questo valore si ritiene imprescindibile, non si può slegarlo da quello della conoscenza: non ci può essere memoria senza conoscenza, senza la quale è impossibile ristabilire la verità storica, evitando di usare una materia cosi’ delicata per mere strumentalizzazioni politiche o per suscitare inutili contrapposizioni che la Storia, in questo molto più saggia degli uomini, ha già contribuito ad affievolire.
Cordialmente
S.Stefano Quisquina, 18 FEBBRAIO 2014.
Il Sindaco
Francesco Cacciatore