Bivona: olio & turismo, un connubio da esportazione

BIVONA – Genuinità e turismo, qualità gastronomica e valorizzazione del territorio: si potrebbe riassumere in questi termini l’iniziativa che vede coinvolti l’APOBI, Associazione Produttori Olivicoli Bivonesi, e l’Associazione turistica ViviVivona, insieme per promuovere il meglio che Bivona offre.
L’idea consiste nel far conoscere un prodotto qualitativamente eccezionale come l’olio EVO prodotto dagli olivicoltori Bivonesi al mercato inglese, attraverso una rete di contatti che fanno da ponte tra la Sicilia e l’Inghilterra: un meccanismo in atto già da circa un anno, a cui adesso si aggiunge una piccola brochure che illustra le bellezze del territorio da visitare, a cura dell’associazione turistica.
“Abbiamo deciso di sfruttare questa opportunità – ci dice Carmelo Cancelliere, dell’associazione ViviVivona – per far conoscere anche oltre i confini nazionali le nostre attrattive, i nostri luoghi meravigliosi e le tipicità del territorio, come le varie feste e sagre, e tutte le iniziative che offriamo come associazione, le escursioni, le visite guidate, le degustazioni etc. Un’opportunità da cogliere al volo per valorizzare il nostro territorio grazie a un prodotto di qualità come l’olio bivonese.”
“Abbiamo iniziato la commercializzazione dell’olio in Inghilterra già da un anno – ci racconta Ignazio Mortellaro dell’APOBI – e quest’anno abbiamo deciso di far conoscere, oltre al nostro prodotto, anche il nostro territorio, cercando di valorizzare entrambi all’estero.”
L’olio che viene esportato, circa un centinaio di bottiglie l’anno, possiede delle caratteristiche organolettiche eccezionali, come certificato da approfondite analisi della Soat di Prizzi: “Con il nostro prodotto – continua Mortellaro – andiamo a intercettare grazie ai nostri contatti in Inghilterra, una nicchia di acquirenti che dimostra di apprezzare la qualità del nostro olio extravergine, e ci piace pensare che magari, grazie a una bottiglia di olio, qualche turista venga a Bivona per toccare con mano le meraviglie del territorio, oltre a quelle della buona tavola e del mangiare sano”.
E chissà che da un’idea in fase di sperimentazione non nascano nuove opportunità di sviluppo per il turismo e l’economia bivonese.

Valentina Maniscalco