CASTELTERMINI – Protesta dai profili lugubri a Casteltermini: è apparso in questi giorni nel paese dell’agrigentino un manifesto mortuario che annuncia il decesso della cittadina. A darne il triste annuncio – si legge – “i tartassati dalla Girgenti Acque, i pensionati che non arrivano più a fine mese, i commercianti e gli artigiani, le tasse sulla casa e sulla spazzatura tra le più alte in Italia, le strutture realizzate con fondi pubblici e mai utilizzate, le strade dissestate e impercorribili, il Cine-Teatro che sta andando in rovina, la Miniera-Museo Cozzo Disi, le case popolari realizzate e ancora da assegnare, la festa del Santo Patrono e la festa di S. Croce o del Tataratà, i dipendenti comunali che ancora devono percepire lo stipendio e la cittadinanza tutta, con grande soddisfazione del Sindaco e con il compiacimento dell’amministrazione comunale”.
Ad affiggerlo, anche se manca la loro firma sul manifesto, i commercianti castelterminesi, stanchi delle tasse in continuo aumento, esasperati dopo l’ultima imposta da pagare. Si tratta di alcuni arretrati dovuti all’Impa, la concessionaria che gestisce la pubblicità negli esercizi pubblici, a cui i commercianti stanno rispondendo con manifesti mortuari e insegne staccate o oscurate in segno di protesta.
Sarebbero una ventina gli esercizi commerciali che hanno abbassato le saracinesche negli ultimi due anni, e l’ultima tassa sulle insegne sarebbe soltanto la punta dell’iceberg del problema: un commerciante spiega le ragioni della protesta elencando tutte le tasse imposte negli ultimi anni, a partire dall’IMU, la Tarsu e quella sull’acqua, una pressione fiscale così alta da costringere le famiglie a rinunciare agli acquisti di ogni tipo, con una selezione anche per i beni di prima necessità, bloccando così l’economia e costringendo i negozianti a chiudere bottega.
Una situazione che ha decretato la morte virtuale del paese, ben più di una semplice provocazione, ma la constatazione che Casteltermini stia toccando il fondo, dopo un passato caratterizzato da un’economia florida, catalizzatrice per l’intera provincia agrigentina.
L’incontro dei commercianti col sindaco Sapia e con i due assessori Faraone e Fontanella, durante il quale sono emerse altre problematiche che affliggono il paese montano, ha portato alla sospensione del “caro insegne” con una delibera di giunta che sarà operativa da domani; per quanto riguarda le altre tasse, Sapia spiega che l’imposta sulla seconda casa è stato un atto necessario, ma ribadisce che Casteltermini è uno dei 12 paesi agrigentini che non pagherà la mini IMU; anche per la questione Girgenti Acque, il sindaco promette di lottare insieme ai suoi concittadini, e fare il possibile e l’impossibile per far rientrare l’emergenza.
Nel frattempo, i manifesti mortuari rimangono affissi, così come le insegne rimarranno coperte, finché dalle parole non si passerà ai fatti “La fiducia è un bene che va dilazionato – affermano i commercianti – siamo madri e padri di famiglia e chiediamo garanzie”.