Casteltermini: sottoscritta con la Regione la convenzione che affida al Comune la miniera-museo Cozzo Disi

969164_10200945946391000_1486723322_n - CopiaCASTELTERMINI – E’ stata sottoscritta stamane, presso l’aula consiliare “Sandro Pertini”, la convenzione che affida al Comune di  Casteltermini la miniera museo Cozzo Disi. Il primo pensiero del sindaco Sapia è andato ai consiglieri di maggioranza che lo hanno sostenuto nella battaglia in seno al consiglio comunale. Il sindaco, che ha sottolineato come quello di oggi fosse un obiettivo importante per l’amministrazione da lui guidata già dalle schermaglie della campagna elettorale, ha riassunto tutti i passaggi che hanno portato alla firma della convenzione di questa mattina, spiegando che il raggiungimento di questo importante traguardo è in realtà il punto di partenza di altri nuovi ed importanti impegni.

Erano presenti quasi tutte le associazioni di Casteltermini, in rappresentanza dell’Assessorato regionale dei Beni culturali l’architetto Caruso, presente anche la dottoressa Carcasio, presidente della sezione Sicilia AIPAI e l’ingegnere D’aquila. Il discorso del sindaco è proseguito sottolineando come la Regione con la miniera museo Cozzo Disi si sia dotata di una risorsa eco-museale di rilievo non solo nazionale ma internazionale. “La convenzione prevede lo sbigliettamento a museo aperto – ha detto in conclusione il sindaco – l’80% dei proventi sia appannaggio del Comune di Casteltermini”. L’intervento del sindaco si è concluso con i ringraziamenti a tutti quelli che si sono impegnati per raggiungere questo importantissimo risultato.

E’ stata poi la volta dell’intervento dell’architetto Caruso che ha voluto evidenziare come la strada che ha portato al risultato di oggi sia stata particolarmente ardua, specialmente agli inizi e come dallo “scontro” sia nato l’incontro. Il rappresentante dall’Assessorato ha anche spiegato che la convenzione di oggi è il frutto dell’equilibrio e della ponderatezza, con un occhio di riguardo nei confronti dell’Amministrazione, visto che normalmente, in tutte le convenzioni di questo tipo stipulate in Sicilia, la regione intasca il 70% e gli altri enti il 30%. “Avete un gioiello unico, – ha concluso l’architetto Caruso – non ne esiste un altro, a voi la sana dimostrazione di una buona gestione”.

La dottoressa Carcasio ha voluto ricordare come la miniera è stata vissuta come luogo di lavoro e come continua a rivestire un ruolo importantissimo della memoria della nostra comunità e non solo. Uno sguardo ottimistico al futuro ha lanciato l’assessore comunale alla cultura Carminella Cordaro, che ha concluso gli interventi.