A Palazzo Adriano i giovani vogliono amare la politica e dimostrare come il cambiamento è possibile

Consulta Giovanile Palazzo AdrianoPALAZZO ADRIANO – “Qui a Palazzo Adriano noi facciamo così. […] Noi non consideriamo la discussione come un ostacolo sulla via della democrazia. Noi crediamo che la felicità sia il frutto della libertà, ma la libertà sia solo il frutto del valore.”

È un elogio alla Democrazia a dare inizio alla tavola rotonda intitolata “La politica è anche cosa mia. Parola ai giovani”. Si è voluto parafrasare il nobile discorso di Pericle agli ateniesi, riadattarlo a Palazzo Adriano, per dare un’idea di quello che sarebbe stato l’incontro che si è concluso lo scorso venerdì a Palazzo Adriano.

Ancora una volta i giovani della Consulta Comunale hanno voluto confrontarsi su temi dell’attualità, mettendo al centro del dibattito due tematiche spesso viste come ossimoriche: si è parlato della difficile relazione tra universo giovanile e politico.

C’è stato molto di cui discutere, in buona compagnia, con originalità e grinta, come raramente accade nel territorio dei Monti Sicani.

La Consulta Giovanile, che crede sempre nelle iniziative che propone e le porta avanti con successo fino alla fine, è stata capace di mettere assieme giovani personalità appartenenti a schieramenti politici diversissimi, ma capaci di dialogare serenamente avendo rispetto gli uni del pensiero altrui.

Erano presenti Giorgio Ciaccio, componente della II Commissione Parlamentare “Bilancio e Programmazione”, Fabrizio Ferrandelli, deputato all’Assemblea Regionale Siciliana, Luciano Marino, consigliere Comunale di Lercara Friddi e Coordinatore Provinciale Giovani UDC di Palermo, Doriana Ribaudo, Assessore alle Politiche Giovanili e alle Pari Opportunità della Provincia di Palermo e Nelli Scilabra, di Assessore alla Formazione e all’Istruzione della Regione Sicilia.

L’incontro è stato un alternarsi di racconti sull’impegno politico iniziato già negli anni del liceo o all’università  fino alle poltrone dell’ARS o della Provincia di Palermo, un botta e risposta sui temi più caldi di questi giorni: si è parlato di formazione, doppio voto di genere, alti stipendi per chi ricopre ruoli istituzionali importanti, auto blu, province e consorzi che potrebbero sostituirle.

La sala che ha ospitato l’evento era colma di persone: molti giovani di Palazzo Adriano hanno partecipato ponendo delle domande e arricchendo il dibattito che si è anche acceso in alcuni momenti. Un evento che ha avuto una certa risonanza anche negli altri paesi dei Monti Sicani, hanno infatti partecipato diversi rappresentanti di Consulte Giovanili dei paesi limitrofi.

Il messaggio dominante dell’intera manifestazione è stato quello di amare la politica, sfidando questa società che non è abituata ai giovani e non li accetta, per dimostrare quello di cui sono capaci, un pensiero più volte sottolineato dalla Scilabra. Per Giorgio Ciaccio, invece, “la politica va praticata in maniera intellettualmente corretta e con coerenza”, di certo “serve un approccio nuovo che annulli quelle politiche clientelari”, ha aggiunto Luciano Marino. Infine Doriana Ribaudo ha evidenziato quanto sia presente quel senso di responsabilità in chi fa politica con onestà, che aumenta a dismisura quando si parla soprattutto con i giovani.

L’evento si è concluso con la stipula di un patto tra i ragazzi della Consulta e i cinque ospiti del pomeriggio, che con una firma simbolica si sono impegnati a lavorare per i giovani e a rispettare i loro diritti.

Epifania Lo Presti

 

Foto di Francesco Grisafi