MUSSOMELI – Da sempre impegnata in progetti a sostegno della legalità, in tutte le sue forme e modalità d’espressione, la docente di Storia e Filosofia dell’Istituto Virgilio di Mussomeli, Maria Rita Mendola, ha organizzato in occasione della “XVIII Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie” un incontro con il giudice Giovanbattista Tona. Perché, sia che si parli di costituzione o di olocausto, due tra i diversi temi temi affrontati negli anni attraverso varie iniziative con il supporto della dirigente Calogera Genco, il suo obiettivo rimane sempre trasmettere agli studenti quei valori che da soli possono rendere più civile questa società martoriata da tante “mafie”.
L’appuntamento con il magistrato del Tribunale di Caltanissetta, anch’egli purtroppo nel mirino delle cosche della provincia, è per lunedì 17 all’Auditorium di contrada Prato, intorno alle 10:00.
“Come scuola abbiamo voluto invitare il giudice Tona in occasione della giornata in ricordo delle vittime delle mafie perché, con la sua testimonianza, possa far rivivere chi si è battuto fino alla morte per ideali quali la giustizia e la legalità. – dichiara la professoressa Mendola – Attraverso la sua personale storia di vita avremo l’opportunità di conoscere quei maestri che hanno influenzato la sua formazione umana e professionale, impegnandolo in prima persona nella lotta contro i soprusi mafiosi. Un modo anche per capire cosa significa essere un magistrato impegnato a sostegno della legalità, e al contempo per rendere omaggio a chi finora si è battuto in nome della giustizia. Insomma, abbiamo deciso di celebrare così la nostra giornata della memoria.”
La “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie” è promossa dall’Associazione Libera e da Avviso Pubblico. Ricorda tutte le vittime innocenti delle mafie. Oltre 900 nomi: semplici cittadini, magistrati, giornalisti, appartenenti alle forze dell’ordine, sacerdoti, imprenditori, sindacalisti, esponenti politici e amministratori locali, uccisi per mano di mafiosi solo perché, con rigore e coerenza, hanno compiuto il loro dovere.
Tradizionalmente si svolge, ogni anno, il 21 marzo, primo giorno di primavera, a simboleggiare la speranza che si rinnova. Quest’anno è stata anticipata al 16 per favorire la massima partecipazione di quanti arriveranno da ogni parte d’Italia a Firenze, città scelta per la manifestazione.
APPROFONDIMENTI – “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie” è nata il 25 marzo 1995 con l’intento di sollecitare la società civile nella lotta alle mafie e promuovere legalità e giustizia. Attualmente Libera è un coordinamento di oltre 1500 associazioni, gruppi, scuole, realtà di base, territorialmente impegnate per costruire sinergie politico-culturali e organizzative capaci di diffondere la cultura della legalità. La legge sull’uso sociale dei beni confiscati alle mafie, l’educazione alla legalità democratica, l’impegno contro la corruzione, i campi di formazione antimafia, i progetti sul lavoro e lo sviluppo, le attività antiusura, sono alcuni dei concreti impegni di Libera. Libera è riconosciuta come associazione di promozione sociale dal Ministero della Solidarietà Sociale. Nel 2008 è stata inserita dall’Eurispes tra le eccellenze italiane. Nel 2012 è stata inserita dalla rivista The Global Journal nella classifica delle cento migliori Ong del mondo: è l’unica organizzazione italiana di “community empowerment” che figuri in questa lista, la prima dedicata all’universo del no-profit. Uno degli obiettivi che si propone è la creazione di una banca dati per restituire il diritto della memoria a coloro i quali è stato negato il diritto alla vita. Ricostruire le storie delle vittime, associando ai loro nomi un volto, per non dimenticare (testo tratto da www.libera.it).
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