Domenico Cocchiara inserito nell’Enciclopedia d’Arte Italiana

domenico_cocchiaraBIVONA – Importante riconoscimento per Domenico Cocchiara: l’artista bivonese, infatti, è stato inserito nell’Enciclopedia d’Arte Italiana, una raccolta di tutti gli artisti dal ‘900 a oggi, consultabile sia online che in versione cartacea. Un talento indiscutibile, quello di Domenico, che merita anche questa menzione, seguita a numerosissimi altri riconoscimenti giunti nel corso della sua lunga carriera artistica, a dispetto della sua giovane età.

Nel catalogo sono presenti diverse opere di Domenico, introdotte dalla recensione del prof. Nuccio Mula, scrittore, giornalista e docente universitario, nonché critico d’arte a livello internazionale. L’incontro con  Mula è avvenuto nel dicembre scorso, durante un’estemporanea dove Domenico è stato premiato proprio dal critico, e da lì il suo inserimento come artista nell’importante Enciclopedia.

L’eclettico artista, classe 1977, cresce a Bivona, compie studi classici e si laurea in Beni Culturali con indirizzo in Archeologia. In un ambiente particolarmente ricco di storia, cultura e tradizione, coltiva l’amore per l’arte in tutte le sue forme. L’irrequietezza del suo spirito, il suo modo di essere, lo portano alla continua sperimentazione, alla ricerca di materiali, tecniche, supporti sempre nuovi, per dare sfogo alle sue emozioni. Ha sempre pronta una tela nuova, uno scalpello affilato, una penna pronta a scrivere e a farsi poesia, per rendere reale e dare forma al flusso creativo che è in lui.

Domenico ha partecipato a diverse mostre, sia personali che collettive, e una sua scultura si trova presso la Basilica Superiore di San Francesco, ad Assisi, mentre molte sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private.

Scrive di lui il prof. Mula «Domenico Cocchiara si rivela Maestro d’un intuire che, per altrettanto imprevedibile avvinghiarsi di radici, addita il carisma iperumano del poter “vedere dentro” alla potestà del saperlo “guardare” per scaturigini di conforto e tutela […] quell’ancestrale “incanto dello scriba” grazie al quale Domenico Cocchiara, per età ancor giovane talento e tuttavia già riconosciuto protagonista della cultura visuale siciliana quale Artista di grande spessore e d’autentica eccellenza nelle sue prestidigitazioni d’alchimie, riesce sempre a tessere cartografie di potenza e dolcezza su cui veicolare, con irresistibili magnetismi, gli occhi ed il cuore».

«I colori della mia terra natale impregnano la maggior parte delle mie opere. – afferma Domenico Cocchiara a proposito della sua arte – Molte delle mie tele raccontano la storia di questi paesini sikani sospesi tra cielo e terra…la storia del grano saraceno, vedetta immemore del lento trascorrere degli eventi..lo storia portata da barche di antichi naviganti così come quella stipata in barche in partenza per nuovi porti dove fare fiorire angoli di Sicilia. Le donne che dipingo, nella loro multiforme natura, costituiscono la vera essenza della creazione, tutto parte da loro e tutto nelle loro grembo ritorna. Il relativo isolamento di questa terra dalle multiformi sfaccettature ha certamente contribuito ad impiantare nel mio animo il germe della creazione e a farlo ammirare al resto del mondo.»

«La presenza del mio nome nell’Enciclopedia dell’Arte Italiana è un importantissimo traguardo – continua Domenico – sono molto fiero di ciò, perché vuol dire che quello che faccio è arte, e cerco sempre di dare un messaggio attraverso le mie opere, messaggio che parte proprio dalla nostra terra, dalla Sicilia, e arriva lontano, permettendomi di uscire fuori dai confini fisici e parlare a quanta più gente possibile.»

La sua terra d’origine, onnipresente in ogni sua opera, rappresenta per lui un limite e un’opportunità nello stesso tempo: «il relativo isolamento dell’area sicana, dove vivo, in parte ha rappresentato un vantaggio per me, perché mi ha permesso di sperimentare tecniche sempre nuove, linguaggi nuovi e sempre diversi; ma contemporaneamente, il mio “uscire dagli schemi” mi ha permesso comunque di rimanere entro le regole e le tecniche artistiche, e questo penso sia stato il fattore che ha portato a valutazioni tanto positive per le mie opere nel circuito artistico.»

Chiedo a Domenico che effetto gli fa sapere che nell’Enciclopedia, accanto al suo nome, compaiono anche i grandi, come Guttuso o Cascella, solo per citarne un paio…

«Ovviamente è un grande onore per me! Cerco di seguire anch’io la strada che hanno seguito i grandi, cercando di trasmettere emozioni attraverso i miei quadri, emozioni che poi ciascuno farà sue.»

E proprio come i grandi artisti, Domenico nei suoi quadri non si limita a riportare ciò che vede, ma riesce a infondere nell’opera un pezzo della sua anima, le sue emozioni, l’ambiente che lo circonda e che lo influenza durante la realizzazione dell’opera. E tutte queste emozioni arrivano a chi le osserva, e forse è proprio questo il segreto del suo successo, il riuscire a far comunicare le anime senza proferir parola, solo attraverso l’arte.

Valentina Maniscalco