Ars: tra “furberie” e novità per l’agricoltura siciliana

Tesserini nei banchetti deputati assentiC’è una paura che si aggira tra le aule dell’ARS: la convinzione di essere spiati, tenuti sotto controllo da un occhio invisibile ma severo. In effetti, così è. Un errore grossolano pensare che le nuove leve rivoluzionarie entrate nel Parlamento Regionale  si sarebbero uniformate a certe usanze tramandate di legislatura in legislatura.

La denuncia, intransigente e puntuale, arriva dal Capogruppo del Movimento 5 Stelle all’ARS Giancarlo Cancelleri che, nella seduta d’aula di giovedì 17 gennaio, solleva la questione dei deputati assenti in aula ma formalmente presenti grazie ai duplicati dei tesserini, schede magnetiche che vengono inserite nei banchetti di votazione, facendo risultare i deputati formalmente presenti, anche se questi non ci sono, falsando così la possibilità dell’Assemblea di potersi esprimere per mancanza di numero legale e consentendo però ai deputati di percepire per intero la diaria. 57 tesserini presenti, ma i deputati in aula sono solo 27. Intanto il presidente Giovanni Ardizzone accogliendo la denuncia di Cancelleri, ha detto di essere pronto a diminuire la diaria degli assenteisti.

A tenere banco nelle vicende di politica regionale durante la settimana è stata la mozione sulla dismissione dell’ARSEA, l’Agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura creata nel 2006 con l’intenzione di agevolare l’interazione tra i produttori agricoli siciliani e gli enti preposti all’erogazione dei fondi dell’Unione in ambito agricolo. La mozione è a firma degli onorevoli Caputo, Assenza, Fontana, Germanà e Pogliese.

Due le possibilità dibattute dagli onorevoli: l’eliminazione totale dell’agenzia o il suo mantenimento in essere alla sola condizione di fare dell’organismo un ente di eccellenza che sia competitivo con il carente servizio fornito dalla Agea, oggetto di malcontenti ormai evidenti. Al momento, l’Agea non è solo sprovvista di funzionari, ma anche di una banca dati, di un sistema utile alle verifiche informatiche, di tecnici e di personale destinato ai controlli sul campo.
L’assessore regionale per le Risorse agricole e alimentari, Dario Cartabellotta, ha chiesto un mese di tempo per valutare la possibilità di dare vita a una “nuova Arsea” oppure negoziare con Agea a Roma una sua azione più efficace a sostegno degli agricoltori isolani.
All’unanimità l’Arsea è stata definita un carrozzone per il quale a suo tempo il Governatore Lombardo, prima di annunciare le sue dimissioni, ha nominato un nuovo direttore, Claudio Raciti, già consulente dell’impresa agricola della moglie del Presidente Lombardo, Saveria Grosso, e candidato più volte alle elezioni regionali con l’Mpa, e per il quale ad oggi era stata prevista la retribuzione minima dei dirigenti regionali, cioè poco più di 160 mila euro annui.

L’anomalia dell’Agenzia è che dal 2006, quando è stata istituita, la struttura non ha mai avuto un solo dipendente al lavoro, non ha mai svolto alcuna funzione: «una scatola vuota con tanto di due sedi e un bel dirigente generale da circa 150 mila euro l’anno a capo del niente. – ammonisce in aula il deputato regionale Pdl Salvino Caputo – Una storia di sprechi e paradossi, tanto da fare gridare allo scandalo tutte le organizzazioni sindacali del settore che, più volte, a gran voce, ne hanno chiesto la soppressione».

«Abbiamo trasformato la mozione in Ordine del giorno, firmato anche da M5S, Udc e altri gruppi – continua Caputo – dopo l’impegno dell’assessore Dario Cartabellotta a non registrare il contratto del direttore generale dell’ente, a bloccare ogni assegnazione di personale all’Agenzia, nonchè a evitare qualsiasi forma di trasferimento economico per il suo funzionamento». Dunque, Cartabellotta ha assunto l’impegno di riferire in Aula entro 30 giorni dopo avere incontrato i vertici dell’Agenzia nazionale per l’assistenza agli agricoltori al fine di verificare le condizioni per creare nell’Isola un ente di erogazione di contributi al comparto, quello che l’assessore per semplificare ha battezzato “nuova Arsea”, oppure concordare l’apertura di una sede regionale della stessa Agea.

Durante il dibattito, all’intervento di Lombardo contrario all’abolizione dell’Arsea e inorridito per gli “ineleganti riferimenti”, si sono associati anche i pareri dell’Onorevole Panepinto (Pd), contrario alla mozione: «Noi dobbiamo avere una nostra agenzia siciliana, altrimenti il rischio è che continueremo a vivere in un rapporto non funzionante, non efficace, danneggiando le produzioni isolane». L’Onorevole Fiorenza (Mpa) ha precisato che la legge recita che «l’Agea è organismo pagatore, ma solo fino a quando non si istituiscono le agenzie regionali». Tra le proposte risolutorie c’è quella dell’Onorevole Grasso (Grande Sud) che consiglia di mantenere l’ Arsea per farne un servizio dell’Assessorato dell’agricoltura “si riqualifichino i dipendenti regionale in esubero e si trasferiscano negli Assessorati dove servano e si garantiscano servizi, trasparenza e velocità di risorse”. Trenta giorni di tempo per conoscere chi sarà l’intermediario tra l’Unione Europea e gli agricoltori siciliani.

Elisa Chillura 

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