Affidata a Giuseppe Traina la direzione del restauro della Torre del Tempo del Tadini

PALERMO – La bellezza, i colori e la carica simbolica di un’importante opera d’arte del Novecento a rischio deterioramento ritornano in auge grazie all’intervento di restauro dello stefanese Giuseppe Traina, docente di restauro presso l’Accademia delle Belle Arti di Palermo, responsabile della direzione tecnica e dei lavori di recupero della Torre del Tempo, opera d’arte firmata Emilio Tadini, influente presenza nella storia dell’arte italiana del secondo Novecento.

La Torre del Tempo, acquistata al costo di 50 milioni di lire dal Comune di Palermo nel 1997, fu presto abbandonata all’oblio per anni, vandalizzata, smontata e seppellita dalle sterpaglie all’interno dei Cantieri Culturali alla Zisa. Traina ha condotto la ripulitura,consolidamento e sostituzione dei moduli mancanti dell’opera, coadiuvato dagli allievi del master di II livello in Conservazione dell’arte contemporanea e supervisionato da Giuseppe Basile, uno dei massimi esperti di restauro del contemporaneo della scena mondiale.

Dopo un laborioso restauro, l’opera d’arte è stata riconsegnata alla cittadinanza nel suo originario splendore, domenica 6 gennaio, nel corso dell’inaugurazione presieduta dal Sindaco di Palermo Leoluca Orlando e dall’assessore alla cultura Francesco Giambrone. Poiché la Torre del Tempo racchiude in sé la metafora dei cambiamenti compiuti dal tempo, si è deciso di non rimuovere i graffiti che hanno “imbrattato” negli anni l’opera, ma di coprirli con una resina che ne mantenga la testimonianza sotto il restauro compiuto. La Torre, re-istallata all’interno dei Cantieri Culturali alla Zisa e montata modulo per modulo dagli operai, segna un ulteriore passo verso il definitivo recupero dei Cantieri. Giuseppe Traina ha anche curato insieme a Giuseppe Basile e Antonella Purpura il volume “Il tempo restaurato – recupero, restauro e prevenzione della Torre del Tempo di Emilio Tadini” Provenzani editori.