Roccapalumba: la Madonna della Luce ritorna al suo popolo dopo il lungo restauro

ROCCAPALUMBA – Ritorna tra i fedeli il simulacro di Maria Santissima della Luce, dopo un lungo periodo di assenza giustificato dal restauro di cui è stato fatto oggetto.

L’evento solenne, che restituirà, ai roccapalumbesi un pezzo della propria storia e della propria fede, è atteso per la giornata del 19 agosto 2012, alle ore 17,00.

I fedeli accoglieranno all’ingresso del paese il simulacro della Madonna e in processione si avvieranno verso la chiesa madre dove, dopo la presentazione sul restauro eseguito, sarà celebrata la Santa Messa.

La Vergine della Luce è ritornata ai colori di un tempo, la veste rosa si è ritinteggiata di rosso, di porpora anche la veste del bambino, blu intenso il manto. Addolcita risulta l’espressione del volto.

Per l’occasione, nel salone parrocchiale, verrà allestita una mostra, curata dal prof. Pietro La Monica, sulla storia e le origini del culto e sull’evoluzione iconografica che ha interessato la Vergine nel corso dei quattro secoli di storia.

Non essendo stati ancora ultimati i lavori di ristrutturazione della Chiesa dedicata, il simulacro verrà momentaneamente collocato preso la Chiesa Madre SS. Pietro e Paolo, in attesa del 23 agosto, giorno della processione e dei festeggiamenti.

Questi ultimi, dapprima collocati a settembre, sono stati anticipati, a partire dal 1945, per favorire la partecipazione degli emigrati che tornavano nel paese nel mese estivo a trovare i familiari.

Non va, tuttavia, dimenticato che, storicamente, il culto della vergine era tanto radicato nel cuore della gente, certa delle virtù miracolose della stessa, così da portarla in processione in altri particolari momenti dell’anno oltre la festività, per invocare la pioggia, piuttosto che il sole affinché i raccolti fossero prosperi, recitando suppliche sul modello di quella che segue.

Madonna di la luci

lu vostru figghiu è misu ‘ncruci

pi nuarti piccaturi

misericordia, Signuri!

Priati a lu Signuri

ca cci libberi d’ogni mali

e da chistu temporali.

Pietà, Signuri di li ‘nnuccienti

piccaturi e pinitenti.

È un veru vostru castiu

tutta l’acqua di sti tempi.