StraSutera, ottimo bilancio. Ecco i vincitori

SUTERA –  Grande partecipazione di pubblico e di partecipanti alla decima edizione della suggestiva e tradizionale “StraSutera”, corsa a piedi in notturna di 1500 metri per i caratteristici vicoli della cittadina nissena. L’evento ha visto la partecipazione di un centinaio di atleti (nella foto la partenza) provenienti da ogni parte d’Italia e anche dall’estero con partenza e arrivo davanti la casa municipale dove il sindaco Gero Difrancesco e l’assessore allo sport Nino Pardi, hanno fatto gli onori di casa. La gara, organizzata impeccabilmente dalla SOTER con la collaborazione “internazionale” di Giancarlo La Greca, è stata divisa in categorie, a cominciare da quella riservata ai soli suteresi che ha visto trionfare Pasquale Canalella Lo Bianco che ha preceduto Piero Carruba e Carmelo Cacciatore. Per la categoria riservata ai “suteresi nel mondo” ha prevalso l’inglese Edwards Neil che ha preceduto davanti all’altro inglese  Giuseppe Tona e Salvatore Alongi emigrato nell’Italia del nord. La gara agonistica assoluta è stata vinta da Diego Campagna dell’Atletica Futura di Canicattì, il secondo posto è andato all’ennese Vito Massimo Catania dell’Atl. Regalbuto, attualmente in testa al Grand Prix Sicilia, mentre al terzo possto si è classificato Roberto Bellanca dell’Amatori Aragona. Un premio particolare è stato assegnato a Francesco Vella che è l’unico ad avere partecipato a tutte dieci le edizioni della StraSutera. Nel settore dedicato alle donne, la vittoria è andata alla ravanusana Elide Sgammeglia. La manifestazione, che rientrava nel circuito della FIDAL, è stata patrocinata dall’amministrazione comunale di Sutera, dalla provincia regionale di Caltanissetta e dai comitati provinciali nisseni FIDAL e ACSI. Nei vari interventi durante la cerimonia di premiazione, è prevalsa la soddisfazione da parte di tutti, soprattutto da parte degli organizzatori che dichiarano che “attraverso lo sport, siamo  riusciti ancora una volta a fare conoscere le bellezze di Sutera in tutto il mondo”.

Rino Pitanza