Domenica a Sutera la corsa dei carrozzoni

SUTERA – Si svolgerà domenica sera a Sutera la quarta edizione della “Corsa dei carrozzoni”. Forse non sarà una vera e propria disciplina sportiva, ma la corsa con i carretti o “dei carrozzoni” come l’hanno ribattezzata nel piccolo centro nisseno, rappresenta bene lo spirito di sana e allegra competizione all’aria aperta. Siamo nel caldo clima d’Agosto a Sutera, in questo piccolo borgo medievale dove va in onda questa originale manifestazione che rievoca i tempi passati, i tempi di quelle gioventù dove ci si divertiva con poco, quando bastava un po’ di fantasia per passare intere giornate. Tanti improvvisati piloti, anche senza patente, diversi giorni passati a montare questi trabiccoli in officine improvvisate prive di licenza, una strada in discesa perfetta e senza buche, qualche ostacolo artificiale, il casco obbligatorio: ecco gli ingredienti per una competizione che contiene, insieme, divertimento unito ad un alto tassi di adrenalina. Tavole di legno appena lavorate, quattro ruote con cuscinetti a sfera, alcune viti, qualche bullone e tanta…tanta voglia di divertirsi e fare divertire: il tutto per riportare ai giorni nostri la creatività e la semplicità dei giochi di una volta. La corsa dei carrozzoni si presenta, infatti, come un tuffo nel passato, con le sue origini che si perdono nel tempo, quando ancora non erano arrivate le gesta dei piloti di formula uno e delle moto GP, quando i vari Schumacher e Valentino Rossi non erano ancora nati e questi bolidi, si fa per dire, erano il solo svago che ci si poteva permettere. A fare da cornice, il grande entusiasmo di una comunità, quella suterese, nota per la sua laboriosità e per la sua voglia di fare bene con poche cose. Un pubblico che, insieme ai piloti, prova l’ebbrezza della velocità, sente il rombo del silenzioso e inesistente motore e soprattutto lo sgommare… diciamo così… delle “ruote a pallino”. Una manifestazione che in altre parti del nord Italia è già molto conosciuta e che a Sutera sta cominciando a prendere piede, muovendo i primi passi e richiamando un buon numero di spettatori provenienti anche dai centri vicini.

Rino Pitanza