Acque agitate in casa Campofranco

CAMPOFRANCO –  Nonostante le temperature calde, l’estate in tutto il suo splendore e la gente che va al mare, le acque sono alquanto agitate in casa Campofranco Calcio 2010, la società calcistica che rischia di non avere continuità nei tornei provinciali, dopo due campionati di Terza Categoria e uno di Calcio a 5 ai quali la società del presidente Giuseppe Schillaci (nella foto) ha preso parte. All’origine del dilemma c’è la diversità di vedute tra il presidente e il DS Piero Piparo. L’unica cosa che li avvicina è l’impossibilità di continuare a fare calcio vista la mancanza di “materia prima”, quei calciatori che alla fine sono rimasti in 6/7 a voler continuare a fare calcio. Ma mentre il primo non vuole assolutamente perdere il titolo e propone di fare un campionato di calcio a 5, Piparo sta facendo di tutto, pare anche supportato dagli stessi calciatori, per fare disputare ai ragazzi un campionato di categoria. E per questo i rappresentanti del sodalizio campofranchese si sono incontrati con quelli della limitrofa Polisportiva Sutera per discutere una eventuale “fusione” con un progetto condiviso. “Si è trattato solo di un incontro interlocutorio, una sorta di chiacchierata tra amici, tiene a sottolineare il presidente Giuseppe Schillaci. La società del Sutera potrebbe mettere a disposizione il titolo per la partecipazione al campionato di Seconda Categoria, la disponibilità dello stadio e l’intelaiatura della propria squadra, mentre dirigenti e giocatori locali del Campofranco Calcio andrebbero ad incrementare la rosa complessiva. Il mio impegno, conclude Schillaci, è  comunque quello di non fare sparire la società sportiva creata e portata avanti con tanti sacrifici da parte di tutti in questi due anni di vita, vedremo gli sviluppi”. Sin dalla sua nascita il Campofranco Calcio ha avuto come obiettivo principale quello di “raccogliere” quei ragazzi che per diversi motivi non rientravano nei piani della squadra maggiore dell’Eccellenza oppure che non volevano “emigrare” in altri posti per fare sport. Con questa idea, il fine potrebbe essere comunque raggiunto, Sutera e Campofranco, che distano meno di un chilometro, ormai sono un tutt’uno in tante cose e chissà se anche nello sport si possa cementificare questa vicinanza operativa. A 5 oppure a 11, questo si vedrà.