Chiusura uffici di collocamento: protestano i piccoli comuni

SUTERA – Sindaci e amministratori dei comuni di Acquaviva, Bompensiere, Campofranco e Sutera  si sono riuniti in assemblea e dibattuto con toni forti e alquanto polemici, circa la preventivata soppressione degli uffici di collocamento di ogni singolo paese. L’incontro, su iniziativa del sindaco di Sutera Gero Digrancesco e che si è svolto presso la casa comunale di Sutera, è servito per dare una risposta univoca e condivisa alla richiesta pervenuta dal Direttore dell’Ufficio Provinciale del Lavoro di Caltanissetta, ing. Claudio Cortese, con la quale, se ogni singolo comune vuole mantenere aperti in loco gli uffici di collocamento, dovranno assumersi gli oneri delle utenze  e della manutenzione delle strutture in cui sono ubicati i cosiddetti  “recapiti“ del lavoro. Gli amministratori dei piccoli comuni presenti all’incontro, che hanno ricevuto l’adesione anche da parte dei comuni di Villalba e di Milena, hanno messo in evidenza “le enormi difficoltà economiche vissute dai piccoli centri e l’impossibilità ad assumere ulteriori oneri su bilanci ridotti all’osso”. Ne è scaturita la richiesta di un incontro con il direttore Cortese che telefonicamente ha dato la sua disponibilità, alla presenza dei dipendenti degli uffici in via di soppressione e dei sindacati di categoria  per trovare una adeguata  soluzione al problema. Il sindaco Difrancesco ha voluto puntare il dito e  mettere in evidenza “la scorrettezza politica della Regione Siciliana che scarica sui comuni i tagli delle proprie spese a discapito di servizi di primaria importanza come quello in questione e del diritto di cittadinanza di popolazioni sempre più emarginate dal contesto civile”. Tutto, adesso, è rimandato all’incontro previsto tra amministratori locali e la Direzione Provinciale del Lavoro di Caltanissetta.