Emergenza punteruolo rosso, ieri riunione con i rappresentanti dei Comuni

AGRIGENTO – Quasi 20.000 piante distrutte dal 2005 al 2011: le cifre della devastazione arrecata dal Rynchophorus ferrugineus o Punteruolo rosso in Sicilia nel giro di soli 6 anni sono spietate, e non rappresentano che solo l’inizio di un ciclo che potrebbe portare alla totale scomparsa delle Palme in Sicilia e alla cancellazione di uno degli aspetti più peculiari del nostro paesaggio. E per definire un’azione unitaria di prevenzione e di lotta contro le infestazioni, ieri, su iniziativa della Provincia Regionale di Agrigento, si è svolta nell’aula convegni “Silvia Pellegrino” una riunione operativa con i rappresentanti di 20 dei 43 Comuni della provincia. Presenti alla riunione l’Assessore Provinciale al Territorio e Ambiente, Francescochristian Schembri, su delega del Presidente Eugenio D’Orsi, il funzionario tecnico responsabile del Giardino Botanico della Provincia, dr. Agr. Giovanni Alletto, il dr. Agr. Luigi Sicilia, dirigente tecnico responsabile dell’Unità Operativa n. 64 dell’Assessorato Regionale all’Agricoltura (controlli fitosanitari e del settore vivaistico) e referente per l’emergenza Punteruolo rosso, e gli ispettori fitosanitari Salvatore Truncali e Pasqualino Lo Presti.
L’Assessore Schembri ha rimarcato l’importanza di questo incontro, voluto dalla Provincia, per affrontare un’emergenza che non è soltanto fitosanitaria ma anche economica, visto che la distruzione progressiva delle varie specie di Palme, oltre a causarne la scomparsa da giardini e parchi urbani, comporta costi notevoli per i privati e gli stessi Comuni per la rimozione e lo smaltimento del materiale vegetale dopo la morte delle piante attaccate dal parassita. Il dr. Alletto ha rilevato, con rammarico, che soltanto 20 Comuni hanno partecipato alla riunione, nonostante la rilevanza sociale ed economica di questa emergenza sul nostro territorio, ed il continuo e inarrestabile degrado del paesaggio e degli arredi urbani. L’emergenza è ormai sotto gli occhi di tutti, per cui è necessario portare a conoscenza delle amministrazioni i protocolli da seguire per il monitoraggio e la prevenzione.
Il dr. Sicilia ha offerto la massima collaborazione dell’Unità Operativa della Regione e al tempo stesso, nell’apprezzare l’iniziativa della Provincia, ha illustrato la normativa comunitaria, nazionale e regionale che rende obbligatoria la lotta al pericoloso parassita e i metodi di controllo e lotta, e soprattutto il piano d’azione regionale nei suoi vari aspetti. Molti Comuni sono già a conoscenza del grave problema, che riguarda anche l’incolumità fisica dei cittadini qualora, come avviene nella quasi totalità dei casi, le piante colpite si trovino in contesti urbani. In tutto sono 158 i Comuni siciliani nei quali il Punteruolo rosso ha causato gravi danni. “La strategia da seguire deve essere unitaria, come del resto contemplato dalla normativa, – ha chiarito – il rischio, gravissimo, riguarda nell’immediato le Palme ornamentali, ma in futuro, poiché si tratta di un parassita collocato al di fuori del suo ambiente naturale, nulla esclude che possa cambiare atteggiamento, attaccando anche piante di interesse agricolo. Con quali ulteriori conseguenze è facile da immaginare”.