Il Presepe Vivente di Campofranco ci accoglie con familiarità e gusto

Nel cortile dell’antico palazzo costruito dai Baroni Campo nel 1570, la Confraternita del Santissimo Sacramento, in collaborazione con la Pro Loco, il Comune e la Chiesa Madre, allestisce da ben otto anni il suggestivo presepe vivente di Campofranco. Non si può non visitarlo, sia per la caratteristica ambientazione in luoghi all’aperto e al chiuso, sia per la dovizia con cui i partecipanti sono stati in grado di ricostruire il sapore delle tradizioni popolari, fondate su arti e mestieri antichi, su cibi tradizionali e serviti in abbondanza, sull’atmosfera agreste resa dalla presenza di animali veri, dalle pecore al pony, dalle galline ai tacchini, all’asino che nella mangiatoia fa da cornice alla Sacra Famiglia.

L’accoglienza dei figuranti è davvero inimitabile nella cordialità e nell’affettuosità quasi familiare. Saro Nuara, Presidente della Confraternita dei SS. Sacramento, con orgoglio ci descrive ogni tappa del presepe e con grande amabilità ci fa girare tra barbiere, “scarparu”, falegname, mentre la moglie ci prepara le rosette di Santa Rita. Le frittelle con lo zucchero vengono servite calde, mentre l’addetto le tira fuori da un forno in pietra, per deliziare il palato di grandi e bambini, e poi le uova fresche, “u maccu”, i “cuddureddi” e tanto altro ancora. Un coro di giovani, vestiti da compari, intona un canto popolare con l’accompagnamento di chitarra e strumenti a fiato, mentre gli stessi offrono un’appetitosa degustazione di olive nere e pezzi di formaggio di produzione locale. “Tradizione popolare e religiosità si uniscono per creare la suggestiva atmosfera natalizia”, afferma l’arciprete Don Alessandro. Mentre la moglie ci offre delle bruschette con olio di oliva, servite invece con lo zucchero ai più piccoli, Calogero Termini, Presidente della Pro Loco, che si ingegna un pò di tutto, ci confida, con occhi brillanti di soddisfazione, come abbia creato la fontana fatta in pietra e come abbia ricavato il forno. Ingegno, passione e soprattutto amore per il Bambino che nasce e le proprie radici: questo il messaggio che il popolo campofranchese offre a chi vorrà visitare il Presepe Vivente.

Foto Annalisa Cannella

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