Riceviamo e Pubblichiamo: lettera di un genitore dopo il crollo del solaio della scuola Santa Maria

CAMMARATA – Riceviamo e Pubblichiamo lettera inviata ala redazione relativo al crollo del solaio della scuola elementare Santa Maria di Cammarata a firma di un genitore degli alunni. 

Qualche giorno fa, i genitori degli alunni della scuola elementare ubicata nel quartiere di Santa Maria a Cammarata, siamo stati convocati, presso il salone della Chiesa adiacente, a partecipare ad un incontro dove era presente il Sindaco di Cammarata Vito Diego Mangiapane, il Dott. Lo Presti, Dirigente scolastico e qualche Maestra.

L’argomento in discussione: le condizioni di sicurezza all’interno dell’edificio scolastico, come ed in quale situazione affrontare il nuovo anno scolastico 2011/2012.

Quanto sopra alla luce dei fatti successi all’inizio del mese di maggio, allorquando, probabilmente a causa delle forti piogge e delle infiltrazioni di acqua verificatesi, nel piano superiore di detta scuola, è venuto giù una parte del controsoffitto ma, dopo accurati sopralluoghi e verifiche, si è potuto, purtroppo, constatare che ciò che è crollato è stato un pezzo del solaio sovrastante. Certamente dire, presupporre o pensare a quello che sarebbe potuto succedere se il crollo si fosse verificato in maniera più abbondante e di giorno, durante l’attività scolastica, risulta inutile e meno male che così è stato.

Alla riunione eravamo presenti molti genitori, giustamente preoccupati sia per la sicurezza dei propri figli ma anche del futuro degli stessi, perché ad oggi, 14/06/2011, sconosciamo quale sarà la prossima classe dei propri figli, e dove sarà ubicata e per quanto tempo tale situazione permarrà.

Il Sindaco, come al solito disponibilissimo ed aperto alla discussione, premettendo tutta la sua solidarietà e comprensione, anticipava e sottolineava le difficoltà economiche in cui versa attualmente il comune. Sottolineava altresì le difficoltà incontrate nel convincere gli attuali proprietari dell’immobile a far eseguire i lavori di riparazione e messa in sicurezza, probabilmente perché le casse del Convento non sono messe meglio di quelle del Comune.

Ma, il Sindaco faceva anche presente di aver avviato delle trattative con detti proprietari, per raggiungere a un accordo sul prezzo di vendita dell’immobile e, se questo fosse stato ritenuto economicamente valido, il comune avrebbe acquistato l’immobile ed “avviato” i lavori di ristrutturazione dello stesso.

Per mera coincidenza, la risposta da parte dei Frati Cappuccini, sarebbe arrivata da un minuto all’altro, tant’è che il sig. Sindaco, stava appunto con il proprio cellulare in mano in attesa della risposta.

Appresa la volontà dell’Amministrazione, lo scrivente e molti altri genitori presenti, intervenendo, facevano notare al gradito e importante ospite, l’inutilità e la scarsa convenienza economica dell’investimento, sia per le difficili condizioni economiche del comune, ammesse e dichiarate dallo stesso amministratore, sia per motivi puramente scolastici, in quanto tali locali, pur se ristrutturati e messi in sicurezza, non avrebbero mai assicurato agli inquilini, nella fattispecie alunni, degne condizioni di vita (scolastica) che un razionale edificio scolastico invece dovrebbe assicurare.

A questo punto ognuno dei presenti si è fatto portavoce di proprie idee, che hanno promosso una interessante discussione; tra le proposte più significative:

-liberare parte dei locali dell’Ospedale e trasferirvi l’intera scuola elementare Santa Maria;

– trasferire le 10 aule della scuola elementare nei locali ubicati nel Parco Salaci, in modo tale da avviare finalmente la costituzione, come peraltro previsto nel programma elettorale della lista che appoggiava il nostro interlocutore, in occasione delle ultime amministrative, di una cittadella scolastica in uno dei più belli ed interessati, sotto ogni punto di vista, luoghi della nostra comunità.

Insomma, di idee se ne sono proposte tante, ognuna certamente rispettata dal Sindaco ma prontamente scartata perché a suo parere, irrealizzabile; l’unica perseguibile, secondo il primo cittadino, restava l’acquisto e la ristrutturazione degli odierni locali ospitanti la scuola.

Constata la irremovibile e convinta posizione del sig. Sindaco, proprio per la tenacità con la quale difendeva e perorava la sua idea, anche se non assolutamente convinti, ci siamo arresi, facendo presente allo stesso Amministratore che per noi, qualunque strada e qualunque mezzo fosse stato utilizzato, ci sarebbe stato bene a condizione che:

  • I locali ritornavano ad essere agibili e sicuri;

  • Entro e non oltre il 15/08/2011, pur consapevoli dell’impossibilità di ritornare per il nuovo anno scolastico, almeno nel primo periodo, nei locali fin’ora utilizzati, di essere messi nelle condizioni di sapere con certezza quale sarebbe stata la nuova e provvisoria organizzazione scolastica;

  • Ogni 15 giorni, una delegazione di genitori si sarebbe recata al Municipio, per apprendere notizie sullo stato dei lavori.

Giustamente, il Sindaco faceva presente che il tempo occorrente per l’eventuale acquisto, la progettazione delle opere necessarie, la realizzazione delle stesse ed i collaudi di rito, avrebbe certamente superato l’inizio dell’anno scolastico. Osservazioni sacrosante che tutti noi abbiamo evidentemente condiviso e per tal motivo, rassegnavamo allo stesso, la nostra massima disponibilità a sopportare questa grave ed anomala situazione, a condizione che il ritardo della consegna dei locali, fosse stato limitato nel tempo, per intenderci alcuni mesi; ribadivamo altresì, che avremmo puntualmente sorvegliato l’andamento e l’evolversi della situazione e che saremmo stati categoricamente convinti a non fare sconti a nessuno in caso di evidente presa in giro.

Confortati della rassicurazioni del Sindaco ci siamo dati appuntamento a dopo la festa di Gesù Nazareno, ma prima di lasciare i locali, il Sig. Sindaco, sicuro della fattibilità della propria idea, prometteva di informare nella stessa giornata, appena ricevuta la tanto attesa telefonata, alcuni genitori dei quali possedeva il numero di telefono.

Ad oggi nessuno di noi, a meno di smentita, ha ricevuto notizie in tal merito, quindi è logico pensare che, così come anticipato dallo stesso Amministratore, ma segretato per ovvi motivi di opportunità, si stia pensando di passare al piano B.

Si sappi, che qualunque piano, purchè sicuro ed in conformità alle leggi attualmente in vigenti in materia, per noi genitori va bene, ma attenzione, l’argomento è di grande delicatezza, si tratta di figli e soprattutto di bambini, e perciò merita attenzione, oculatezza nelle scelte e serietà e, per tal motivo, lo scrivente, ha voluto appositamente renderlo pubblico ed ufficiale, con la speranza che quanti non presenti possano essere messi a conoscenza e quanti presenti possano mantenere le promesse fatte.

Evidentemente è logico pensare, che da questo momento in poi, tutta l’evoluzione della situazione, tramite lo stesso mezzo di informazione, verrà aggiornata non appena si avranno nuove notizie, con la speranza che siano positive.

Siamo sicuri, certi dell’interessamento dell’Amministrazione comunale e consapevoli delle difficoltà economica dell’Ente Pubblico, ma siamo anche convinti e per tal motivo lo pretendiamo, che i nostri figli abbiano il sacrosanto diritto di frequentare serenamente e tranquillamente la propria scuola, in situazione di assoluta sicurezza.

Cammarata li 14/06/2011

Un genitore

Dr. Francesco Russotto