MONTI SICANI – Niente “batti-quorum” per i quattro referendum su cui gli elettori italiani
sono stati chiamati a esprimersi fino alle 15 del 13 giugno 2011: anche il dati dei nostri Comuni sono in linea con il raggiungimento della percentuale minima di votanti per rendere valide le consultazioni appena concluse. Anzi, possiamo dire di aver strafatto: mentre il dato nazionale si attesta sul 57%, quello relativo ai Monti Sicani viaggia infatti su una rassicurante media del 60% circa per i quattro quesiti, con oscillazioni che vanno dal 49% di Alia al massimo di 71,92% raggiunto a Cianciana per i primi due quesiti riguardanti la privatizzazione dell’acqua e degli altri servizi pubblici e le tariffe sul servizio idrico.
Un risultato decisamente positivo, il primo dopo 16 anni di referendum falliti per il mancato raggiungimento del quorum. In tutte le precedenti occasioni, infatti, il fronte dei no ha sempre preferito optare per una campagna pro-astensione, con l’obiettivo di far fallire il voto assommando il proprio non voto a quello degli astensionisti “fisiologici”, coloro che cioè non vanno a votare neppure per le elezioni politiche. Ma questa volta il “fuori gioco” referendario non è scattato. E il risultato alla fine è stato scontato: i sì per i diversi quesiti, senza significative variazioni per i diversi temi affrontati, risultano attorno al 95-97%, sia a livello nazionale che locale, con un massimo di 99,31% raggiunto a Casteltermini dal secondo quesito e un minimo di 94,80% del legittimo impedimento a Villalba.
I QUESITI. Ricordiamo in breve i testi dei quattro referendum.
- «Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica».
Il quesito mira ad abrogare l’art. 23 bis (dodici commi) del decreto legge 25 giugno 2008 n.112 «Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria», a più riprese modificato da provvedimenti del 2009. La legge stabilisce come modalità ordinarie di gestione del servizio idrico l’affidamento a soggetti privati attraverso gara o l’affidamento a società a capitale misto pubblico-privato, all’interno delle quali il privato sia stato scelto attraverso gara e detenga almeno il 40%. La normativa comunitaria non impone la privatizzazione dei servizi pubblici locali, ma consente agli Stati membri di mantenere la gestione pubblica e non impone una soglia minima di partecipazione dei privati nelle società miste. n pratica l’acqua resta di proprietà pubblica ma gli acquedotti e i servizi idrici possono essere privatizzati. - L’altro referendum sull’acqua s’intitola: «Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito». Questo il quesito: «Volete voi che sia abrogato il comma 1, dell’art. 154 (Tariffa del servizio idrico integrato) del Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 “Norme in materia ambientale”, limitatamente alla seguente parte: “dell’adeguatezza della remunerazione del capitale investito”?»
- Il titolo del referendum sul nucleare, riformulato dalla Corte di Cassazione alla luce delle norme introdotte con il decreto Omnibus, recita: «Abrogazione delle nuove norme che consentono la produzione nel territorio nazionale di energia elettrica nucleare». Il testo del quesito dice: «Volete che siano abrogati i commi 1 e 8 dell’articolo 5 del dl 31/03/2011 n.34 convertito con modificazioni dalla legge 26/05/2011 n.75?»
- Il referendum sul legittimo impedimento si intitola: «Abrogazione di norme della legge 7 aprile 2010, n. 51, in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale, quale risultante a seguito della sentenza n. 23 del 2011 della Corte Costituzionale». Il quesito dice: «Volete voi che siano abrogati l’articolo 1, commi 1, 2, 3, 5 e 6, nonché l’articolo 2, della legge 7 aprile 2010, n. 51, recante “Disposizioni in materia di impedimento a comparire in udienza”?»
COSA CAMBIA. Con il voto è stato bocciato il ritorno dell’Italia all’energia nucleare, dopo 20 anni di inattività; il trasferimento anche ai privati della gestione della rete idrica e la determinazione della tariffa del servizio idrico integrato; la richiesta da parte del presidente del consiglio e dei ministri del rinvio di udienze in tribunale in processi in cui figurano imputati, opponendo propri impegni istituzionali, quali il legittimo impedimento allo svolgimento delle udienze.
LA TABELLA. Il prospetto per Comune sull’andamento dei referendum sui Monti Sicani.
Paese |
REFERENDUM 1 |
REFERENDUM 2 |
REFERENDUM 3 |
REFERENDUM 4 |
Acquaviva Platani |
50,11 %; SI 97,01 % NO 2,99 % |
50,11 %; SI 96,82 % NO 3,18 % |
50,11 %; SI 96,11 % NO 3,89 % |
50,11 %; SI 96,31 % NO 3,69 % |
Alessandria della Rocca |
57,29 %; SI 98,07 % NO 1,93 % |
57,29 %; SI 98,60 % NO 1,40 % |
57,14 %; SI 96,76 % NO 3,24 % |
57,14 %; SI95,93 % NO 4,07 % |
Alia |
49,00 %; SI 97,29 % NO 2,71 % |
49,00 %; SI 97,75 % NO 2,25% |
49,00 %; SI 95,02 % NO 4,98% |
49,00 %; SI 95,96 % NO 4,04% |
Bivona |
71,66 %; SI 98,46 % NO 1,54 % |
71,66 %; SI 98,90 % NO 1,10 % |
71,45 %; SI 96,51 % NO 3,49 % |
71,32 %; SI 96,03 % NO 3,97 % |
Burgio |
71,27 %; SI 98,22 % NO 1,78 % |
71,27 %; SI 98,04 % NO 1,96 % |
71,27 %; SI 96,81 % NO 3,19 % |
71,27 %; SI 97,41 % NO 2,59 % |
Cammarata |
65,05 %; SI 98,64 % NO 1,36 % |
65,05 %; SI 99,10 % NO 0,90 % |
64,87 %; SI 96,75 % NO 3,25 % |
64,89 %; SI 97,08 % NO 2,92 % |
Campofranco |
53,62 %; SI 98,01 % NO 1,99 % |
53,62 %; SI 98,29 % NO 1,71 % |
53,65 %; SI 97,60 % NO 2,40 % |
53,65 %; SI 96,90 % NO 3,10 % |
Casteltermini |
62,53 %; SI 99,03 % NO 0,97 % |
62,54 %; SI 99,31 % NO 0,69 % |
62,53 %; SI 97,64 % NO 2,36 % |
62,48 %; SI 97,76 % NO 2,24 % |
Castronovo |
61,63 %; SI 98,33 % NO 1,67 % |
61,63 %; SI 98,46 % NO 1,54 % |
61,59 %; SI 96,36 % NO 3,64 % |
61,52 %; SI 96,54 % NO 3,46 % |
Cianciana |
71,92 %; SI 99,00 % NO 1,00 % |
71,92 %; SI 99,24 % NO 0,76 % |
71,82 %; SI 97,23 % NO 2,77 % |
71,75 %; SI 96,27 % NO 3,73 % |
Lercara Friddi |
49,25 %; SI 97,33 % NO 2,67 % |
49,25 %; SI 97,27 % NO 2,73% |
49,25 %; SI 96,16 % NO 3,84% |
49,23 %; SI 94,91 % NO 5,09% |
Mussomeli |
59,63 %; SI 98,09 % NO 1,91 % |
59,64 %; SI 98,21 % NO 1,79 % |
59,61 %; SI 96,65 % NO 3,35 % |
59,61 %; SI 96,56 % NO 3,44 % |
Palazzo Adriano |
65,05 %; SI 98,08 % NO 1,92% |
65,05 %; SI 98,16 % NO 1,84% |
64,94 %; SI 95,62 % NO 4,38 % |
64,94 %; SI 96,79 % NO 3,21% |
Prizzi |
63,66 %; SI 98,28 % NO 1,72% |
63,66 %; SI 98,81 % NO 1,19% |
63,66 %; SI 96,56 % NO 3,44% |
63,66 %; SI 96,40 % NO 3,60% |
Roccapalumba |
50,90 %; SI 97,54 % NO 2,46 % |
50,90 %; SI 97,28 % NO 2,72 % |
50,90 %; SI 95,30 % NO 4,70 % |
50,90 %; SI 96,54 % NO 3,46 % |
San Biagio Platani |
62,45 %; SI 98,92 % NO 1,08 % |
62,45 %; SI 98,76 % NO 1,24 % |
62,45 %; SI 97,96 % NO 2,04 % |
62,39 %; SI 98,06 % NO 1,96 % |
San Giovanni Gemini |
65,09 %; SI 98,10 % NO 1,90 % |
65,09 %; SI 98,43 % NO 1,57 % |
65,01 %; SI 96,49 % NO 3,51 % |
64,95 %; SI 96,69 % NO 3,31 % |
Santo Stefano Quisquina |
71,64 %; SI 99,00 % NO 1,00 % |
71,59 %; SI 99,14 % NO 0,86 % |
71,42 %; SI 97,03 % NO 2,97 % |
71,42 %; SI 96,88 % NO 3,12 % |
Sutera |
65,82 %; SI 97,31 % NO 2,69 % |
65,82 %; SI 98,41 % NO 1,59 % |
65,98 %; SI 97,19 % NO 2,81 % |
66,14 %; SI 96,09 % NO 3,91 % |
Valledolmo |
54,04 %; SI 97,03 % NO 2,97 % |
54,04 %; SI 98,08 % NO 1,92 % |
54,04 %; SI 96,57 % NO 3,43 % |
54,04 %; SI 95,50 % NO 4,50 % |
Vallelunga |
58,68 %; SI 98,49 % NO 1,51 % |
58,68 % ; SI 98,43 % NO 1,57 % |
58,68 %; SI 97,37 % NO 2,63 % |
58,68 %; SI 96,55 % NO 3,45 % |
Vicari |
53,04 %; SI 96,98 % NO 3,02 % |
53,04 %; SI 97,93 % NO 2,07 % |
52,87 %; SI 96,65 % NO 3,35 % |
53,04 %; SI 95,88 % NO 4,12 % |
Villalba |
49,48 %; SI 96,33 % NO 3,67 % |
49,48 %; SI 97,19 % NO 2,81% |
49,55 %; SI 95,21 % NO 4,79 % |
49,55 %; SI 94,80 % NO 5,20 % |