Zona Franca per la Legalità: firmata la delibera d’istituzione

VALLONE – Anche i Comuni del Vallone faranno parte della Zona Franca per la Legalità il cui schema di delibera per l’istituzione è già stato approvato dalla giunta regionale presieduta da Raffaele Lombardo.

La proposta, presentata dall’assessore alle Attività Produttive della Regione Sicilia Marco Venturi, ha recepito le istanze provenienti dal Tavolo Unico di Regia per lo Sviluppo e la Legalità di Caltanissetta.

“È una sfida per il rilancio di un territorio – afferma Lombardo – che parte dall’idea di creare un’area economica, destinata a garantire vantaggi e sgravi fiscali a favore di quelle imprese in grado di rispettare tutti i parametri di legge e di opporsi a richieste criminali. La Regione intende avviare un dialogo propositivo per una stagione di rilancio economico e sociale della provincia di Caltanissetta e non solo.”

A fargli eco Venturi: “La provincia di Caltanissetta con l’attuale vertice di Confindustria rappresenta un modello imprenditoriale di legalità a livello nazionale: i numerosi protocolli d’intesa redatti con la Prefettura per contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata e creare ampie sinergie sul territorio assieme alla realizzazione di una Zona Franca per la Legalità possono contribuire ad aumentare la consapevolezza di avere condizioni possibili per attrarre investimenti su un territorio molto vasto su cui creare una zona sicura, un’area protetta da ogni fenomeno malavitoso o delinquenziale che, con il concorso delle istituzioni, salvaguardi gli investimenti, dia certezza alle imprese, realizzi un costante controllo delle attività, fornisca corsie preferenziali per l’apertura di nuove imprese e sia in grado di fornire servizi attraverso lo sportello unico, in tempi certi”.

Adesso il presidente della Regione dovrà aprire un tavolo di confronto con il Governo Nazionale e con la Commissione Europea per l’individuazione di una fiscalità’ di vantaggio per le imprese ubicate all’interno del suddetto territorio. A tal proposito la giunta ha già predisposto la somma di 50 milioni di euro per il perseguimento di tutte le finalità.

Questi i comuni interessati: Acquaviva Platani, Bompensiere, Butera, Caltanissetta, Campofranco, Delia, Gela, Marianopoli, Mazzarino, Milena, Montedoro, Mussomeli, Niscemi, Resuttano, Riesi, San Cataldo, Santa Caterina Villarmosa, Serradifalco, Sommatino, Sutera, Vallelunga e Villalba, in provincia di Caltanissetta, Canicattì, Campobello di Licata, Ravanusa e Licata, in provincia di Agrigento, e Pietraperzia in provincia di Enna.