GEMINI:IRRICONOSCIBILE!

AGRIGENTINA: Modica, Lombardo, Casucci, Argento, Scuderi, Priolo, Miccichè, Celani, Alba (92’ Pola), Guida (64’ Iaria), Salemi (83’ Catiglioni). All: Miccichè.

SAN GIOVANNI GEMINI: Pullara, Cusumano (66’Alaimo), Minì (40’ Cupani), Cinà, Ballacchino, Sardina, Zerbo, Castiglione (45 s.t. Petruzzella), Tabasso , Riccobono, Ceruso. All. Filippazzo.

ARBITRO: Giovanni Figuccia di Marsala.

ASSISTENTI: Drago e Galupa di Agrigento.

MARCATORI: 32’ Priolo.


Nell’anticipo della prima di campionato, un irriconoscibile Gemini stecca il debutto, arrendendosi all’ eurogol di Priolo, in una gara in cui è prevalso il nervosismo sullo spettacolo.

Filippazzo conferma 10 undicesimi della formazione che ha conquistato i sedicesimi di Coppa Italia, con l’unica differenza legata al rientro di Tabasso, indisponibile domenica scorsa per squalifica. L’Agrigentina risponde schierando una solida difesa e con la temibile coppia d’attacco Alba e Guida.

Dopo una primissima fase di studio è l’Agrigentina a rendersi pericolosa con la punizione dal limite di Priolo, che sorprende Pullara. Sulla successiva occasione Salemi sfiora il vantaggio calciando di poco a lato.

Al 22’ ci prova Ceruso a suonare la sveglia per i suoi, ma la sua conclusione finisce alta sulla traversa. Adesso il Gemini sembra più intraprendente e al 27’ va vicino alla rete con Zerbo che di testa, su azione di calcio d’angolo impegna severamente Modica.  Al 29’ l’Agrigentina si rende nuovamente pericolosa con la punizione dell’ex Celani che dai 30 metri mette i brividi a Pullara. Due minuti più tardi Salemi lascia partire una traiettoria a giro, che esalta le doti di Pullara. E’ il preludio al gol che arriva dopo 60 secondi, con Priolo, che disegna una parabola che non lascia scampo al portiere biancorosso.

Il Gemini accusa visibilmente il colpo, non riuscendo di fatto più a ad avvicinarsi dalle parti di Modica, nonostante il cambio di modulo operato da Filippazzo con l’ingresso di Cupani al posto di Minì e passando dal 4-4-2 iniziale ad un 4-2-3-1. Si va al riposo sul risultato di 1 a 0 per i locali.


Ad inizio ripresa il Gemini prova ad addrizzare l’incontro con Sardina che su azione di calcio d’angolo, di testa non inquadra la porta. Al 58’ decisione discutibile presa dall’arbitro Figuccia, che ritiene di punire con un semplice cartellino giallo Cusumano, reo di aver fermato con le maniere forti Guida lanciato a rete. Si continua con nervosismo e con la sensazione che al Gemini sia andata di lusso.

I biancorossi anche in questa senconda frazione confusi, tesi e soprattutto privi di idee, si affidano a lanci lunghi e a calci da fermo, come al 70’ quando Riccobono su calcio di punizione sulla sinistra serve Tabasso, che in tuffo di testa manda a lato. AL 78’ l’Agrigentina sfiora il raddoppio con Alba che servito dalla destra da Iaria, controlla e calcia a lato di un soffio. Nei minuti finali, il Gemini prova in qualche modo un arrembaggio alla ricerca del  pari, trovando sempre preparata la linea difesina agrigentina. L’occasione più ghiotta capita al 92’ tra i piedi di Ceruso che da ottima posizione calcia incredibilmente alto.


E’ l’epilogo di una gara che da una parte, premia l’ordine e il cinismo dell’ Agrigentina. Dall’altra,  punisce la disarmonia e la superbia mostrata dai giocatori biancorossi, apparsi troppo convinti all’inizio e nervosi alla fine. Ma non bisogna fare drammi, il Gemini ha perso solo la prima partita di un difficile campionato di Promozione, il quale darà ai biancorossi l’opportunità di dimostrare tutto il proprio valore in campo.


Paolo Militello