PALERMO – L’Assemblea Regionale Siciliana si prepara ad approvare la finanziaria e il Partito Democratico chiede a gran voce la ripubblicizzazione del servizio idrico. L’on. Giovanni Panepinto ha chiesto di inserire la mozione acqua nel pacchetto di riforme che il governo Lombardo intende portare avanti.
Secondo tale mozione la gestione integrata del servizio idrico sarà riorganizzata nel rispetto dei principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza mediante una nuova legge: continueranno ad esistere gli Ato, ambiti territoriali ottimali (anche se in numero ridotto), e la gestione sarà interamente pubblica.
«Siamo finalmente arrivati ad un passo dalla ripubblicizzazione del servizio idrico in Sicilia», ha dichiarato il deputato PD Giovanni Panepinto: «La nostra battaglia contro le inefficienze, contro disservizi, contro la speculazione e il caro-bolletta si appresta ad avere un finale positivo. È una battaglia che da mesi portiamo avanti insieme a moltissimi sindaci siciliani, più di centotrentaquattro, che in questo primo periodo di esperienza di gestione privata dell’acqua hanno deliberato per il ritorno alla gestione pubblica».
Se la manovra finanziaria sarà approvata cesseranno dunque di esistere i contratti in corso con soggetti privati: la liquidazione con le precedenti autorità che gestivano il servizio avverrà nei limiti del danno emergente dimostrato dalla parte interessata, e comunque a condizione che gli stessi soggetti abbiano integralmente realizzato i programmi ed i piani di investimento previsti per la gestione del servizio stesso. I relativi accertamenti saranno svolti dalle attuali Autorità d’ambito, con il coordinamento del Dipartimento Acque e rifiuti. I soggetti già deputati alla gestione del servizio stesso continueranno a garantire il servizio entro un anno dall’approvazione della legge, dopo la quale saranno individuati i soggetti pubblici attraverso un nuovo provvedimento legislativo.