MUSSOMELI – Non all’unanimità, ma con il consenso di 11 votanti su 13, il consiglio comunale ha deliberato mercoledì sera la riduzione della Tarsu dagli attuali 2 euro a 1,33. Secondo Terenzio Alio del Pd, promotore della richiesta, era questo limite massimo a cui poter scendere senza intaccare i bilanci comunali. “Oggi il Pd voterà sì – ha affermato a gran voce – perché è impossibile che l’ATO accumuli solo costi. Oggi noi mettiamo la prima pietra contro una tariffazione sregolata. È necessario che persone competenti vigilino su questo ente.” Di parere contrario il sindaco Gigi Mancuso che nel suo discorso ha sottolineato come una simile presa di posizione, a suo avviso, è “destinata a divenire un bumerang. Si chiede – ha continuato – un sano sacrificio ai cittadini per evitare il collasso della casa comune.” Ma le sue parole sono rimaste inascoltate. Anzi Nicola Lunetta, indipendente, ne ha chiesto le dimissioni in virtù della sua ostinazione a non voler ritirare la determina con la quale aveva aumentato del 50% tale tariffa, facendo adesso ricadere le responsabilità sul consiglio. Una considerazione quest’ultima che ha spinto il Pdl ad astenersi dal votare. Eppure come ha ribadito più volte Alio nel corso della seduta “certamente si rischia, però siamo stati eletti proprio per questo.”
