A Bivona gli studenti del “Pirandello” in sciopero

sciopero 2BIVONA– Se è vero che quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare, non si può certo dire che gli studenti del liceo “Luigi Pirandello” di Bivona siano andati contro il tanto conosciuto proverbio. Tenaci e determinati a far valere i propri diritti, hanno deciso di rispondere anche loro all’appello lanciato dall’ Unione degli Studenti e di fare udire la propria voce nella tranquillità di un paesino dell’agrigentino. Oggi, 17 Novembre 2009, circa 600 studenti e studentesse del liceo ginnasio statale, che comprende ben quattro indirizzi (Classico, Scientifico, Linguistico e Bio-Socio Sanitario) hanno scioperato per partecipare attivamente alla giornata nazionale studentesca, che si celebra appunto oggi. Come l’intera generazione di giovani che sta vedendo andare in frantumi la sicurezza del proprio futuro, anche gli studenti del Liceo Pirandello si battono e non desistono per: il diritto allo studio, una didattica maggiormente innovativa, più democraticità nelle scuole e, in particolare, una legge nazionale che garantisca borse di studio, fruizioni culturali, mense e trasporti indipendentemente dal luogo in cui si studia, dato che attualmente questa competenza è delle regioni e quindi gli studenti hanno garanzie diverse a seconda della propria residenza. Per i giovani siciliani, che si ritrovano a vivere in una realtà più isolata e talvolta arretrata rispetto alle altre regioni, l’introduzione di una legge nazionale è sicuramente una priorità e comporterebbe una riforma in grado di risollevare la situazione sociale e politica dell’isola.

sciopero“Vivendo e studiando in un piccolo paese, noi studenti abbiamo la sensazione che di tanto in tanto ci si dimentica delle nostre necessità e richieste. Vogliamo farci sentire, e dimostrare che anche noi siamo uniti con il resto degli studenti Italiani, e che anche noi pretendiamo una scuola che sia in grado di preparare ciascuno di noi per un avvenire dignitoso”. Questo è quanto affermano Flavia Marretta, Salvatore Marino, Pietro Catalano e Giuseppe Labruzzo, rappresentanti di Istituto, e Anita Frisco, rappresentante del Liceo Pirandello all’Assemblea Provinciale, animatori principali dello sciopero. La protesta è stata inoltre preceduta da un’assemblea d’Istituto, che si è svolta lo scorso giovedì 12 Novembre, per illustrare più chiaramente i punti della riforma Gelmini , con i suoi pro e contro, e per partecipare al referendum studentesco “Vogliamo contare le stelle, vogliamo assaltare il cielo”, sempre indetto dall’Unione degli studenti in risposta all’articolo art. 2 comma 5 dello Statuto delle studentesse e degli studenti -d.p.r 249/98. Tale articolo prevede il diritto degli studenti delle scuole secondarie superiori a esprimere, tramite una consultazione, la loro opinione riguardo a una decisione che influisca rilevantemente sull’organizzazione scolastica. Unitamente agli oltre 150.000 studenti che hanno manifestato in moltissime città italiane, tra le quali Trieste, Firenze, Milano, Roma, Imperia, Genova e Pescara, e agli studenti europei che stanno partecipando all’assemblea internazionale studentesca in corso a Bruxelles, i giovani di Bivona e dintorni non si danno per vinti, e sono intenzionati a perseverare per poter riprendere in mano i sogni e le aspettative di un futuro che abbia le porte aperte per tutti.