Agricoltori in rivolta contro la discesa del prezzo del grano

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MUSSOMELI – Generazioni di agricoltori, più o meno giovani, si sono dati appuntamento ieri, a partire dalle 18:30, presso l’aula consiliare di Mussomeli, per discutere del prezzo troppo basso del grano e della conseguente crisi che attanaglia il settore. A rappresentare l’amministrazione comunale l’assessore all’agricoltura Peppuccio Misuraca, che ha dichiarato la propria solidarietà a tutti i convenuti, essendo anche lui “un piccolo agricoltore”, sottolineando la sua disponibilità, quella del sindaco Gigi Mancuso, e del presidente del Consiglio Giovanni Mancuso, a manifestare con loro giovedì 1 ottobre a Caltanissetta. Nel corso della seduta ha preso la parola il nisseno Agostino Cascio, membro del CODIFAS (Consorzio a Difesa dell’Agricoltura Siciliana) il quale, dopo aver raccontato la propria esperienza di imprenditore costretto a ridimensionare la propria attività a causa della recessione agricola, ha spiegato perché occorre protestare. “Siamo stati ridotti alla schiavitù – ha esordito – perché oltre a non essere pagati ci rimettiamo, e la nostra voce non arriva nelle giuste sedi. Chiediamo con forza e determinazione l’applicazione seria delle leggi e una riforma agricola che sia dettata da noi.” L’accusa di Cascio, ma anche di Giuseppe D’Angelo di Cianciana, anche lui proprietario di un azienda agricola sull’orlo del collasso, è rivolta ai sindacati che da anni si sono oramai asserviti alla politica scordando gli interessi delle classi che rappresentano. “Oggi, – ha inveito D’Angelo – hanno venduto l’agricoltura siciliana. Oggi, hanno distrutto l’agricoltura siciliana. Oggi, siamo all’agonia. Ma non avranno, né loro né altri, la forza e la capacità di farla scomparire. Siamo gli unici commercianti al mondo a cui è vietato stabilire il prezzo della loro merce.” Le richieste avanzate finora nei vari comuni aderenti alla rivolta sono stati soprattutto la creazione di un organismo Antitrast che vigili proprio sulla determinazione dei prezzi, l’introduzione della tracciabilità del grano duro e di tutti i prodotti derivati, perché chi mangia deve sapere cosa mangia, e sanzioni ai trasgressori delle norme igienico sanitarie sugli alimenti. Secondo studi scientifici infatti il recente aumento dei tumori al colon e al pancreas in Italia è causato proprio da un alimentazione non genuina. L’appuntamento adesso è per giovedì, quando gli agricoltori di tutta Sicilia, aderendo massicciamente alla manifestazione in programma, daranno vita – si augura Cascio – alla più grande marcia del settore dell’ultimo cinquantennio. Partiranno tutti a bordo dei propri trattori alla volta di Caltanissetta e, dinnanzi alla Prefettura, alcuni sosteranno, mentre altri proseguiranno per Pian del Lago dove si svolgerà un sit-in permanete finché non saranno raggiunti risultati concreti.

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