”Musica dai saloni”: introduce Camilleri, scrivono due lercaresi

musica_saloni_miniPALERMO. Un grande successo editoriale che ha spinto gli autori a concedere i dirirtti di pubblicazione a un’altra casa editrice: così mercoledì 30 settembre, alle 17 nei locali della Feltrinelli in via Cavour a Palermo, Gaetano Pennino e Giuseppe Maurizio Piscopo presenteranno il volume da loro curato, “Musica dai saloni” (Edizioni Nuova Ipsa), che raccoglie i canti e le nenie dei barbieri siciliani. La pubblicazione comprende anche un omonimo cd di “Musiche dai Saloni”, interpretate dalla Compagnia di canto e musica popolare, ed è corredata da un prologo di Andrea Camilleri e da interventi, fra gli altri, di Marco Betta, Salvatore Ferlita, Gaetano Savatteri. Nel testo è contenuto anche un intervento di un nostro caro amico, Girolamo (Mimmo) Garofalo, concittadino appassionato di storia, cultura e tradizioni popolari. Fa parte del testo anche uno scritto di un altro nostro concittadino, Salvatore Giovanni Lo Forte.


«Non v’è studioso o cultore di musica popolare siciliana che non si sia imbattuto nelle melodie provenienti dai “saloni”, nei ritornelli delle fisarmoniche, dei mandolini e dei violini, nonché negli accordi di chitarre risuonanti nelle vecchie sale da barba dei paesi, luoghi di ritrovo e di incontro per naturale antichissima elezione. Le occasioni d’ascolto della musica dei barbieri si offrivano spontanee, fino a qualche anno fa, nei piccoli comuni dell’isola allorquando si fossero percorsi i centri storici, dove erano allocate le antiche botteghe gestite da incanutiti personaggi, quasi sempre occhialuti, con montature pesanti e scure, adorni di camici bianchi spesso ridotti a gabbanelle, dai quali trasparivano ordinatissimi vestiti, talvolta un po’ lisi e tuttavia corredati da accessori (cravatte, gilet, polsini) indicativi di scelte selettive e identificative di un ceto tendente, se non agognante, ai livelli medio-alti della società».


(dal prologo di Andrea Camilleri e nota di Sergio Bonanzinga)