Si parla di bioetica a Cammarata

Ha introdotto i lavori l'Arciprete don Mario Albanese, che ha sottolineato l'importanza e l'attualità delle tematiche riguardanti la bioetica e che per questo la Chiesa di Cammarata ha pensato a una serie di incontri proprio per approfondire tali argomenti.

Successivamente ha preso la parola il relatore che dopo aver chiarito il significato del termine "bioetica", si è soffermato a fare un po' di storia della bioetica. A coniare il termine è stato l'oncologo americano Van Rensselaer Potter nel 1970, che considera la bioetica una nuova disciplina in grado di armonizzare conoscenze scientifiche e umanistiche, un ponte tra le scienze sperimentali e le scienze umane utile per rispondere a questioni etiche vicine non solo all'uomo e, ad esempio, alla pratica medica, ma anche riguardanti l'ambiente e l'intera biosfera del pianeta. La prima definizione scientifico-ecologica di bioetica è stata data dallo stesso nel 1971 e si può trovare nel saggio Bioetica: un ponte verso il futuro, pubblicato lo stesso anno. Successivamente, un apporto ancor più incisivo è dato alla dall'ostetrico olandese Andrè Hellegers e dal Kennedy Institute, uno dei più importanti centri di bioetica al mondo.

In seguito il Dott. Malta ha sottolineato il fatto di come le problematiche legate alla bioetica sono numerose e di come l'opinione pubblica ne è sempre più coinvolta, anche per mezzo dei mass media. Poi ha accennato – per fare alcuni esempi concreti – alla procreazione assistita, all'ingegneria genetica, alla clonazione, ai trapianti d'organo, all'accanimento terapeutico, all'eutanasia, e portato all'attenzione dell'uditorio i casi che nei mesi scorsi parecchio hanno fatto discutere la politica e la società in Italia. L'incontro si è concluso col dibattito che ha coinvolto i pochi presenti all'evento.
Carmelo Galeone