L’OMBRA SUL MURO …certe volte ritornano, potremmo dire usando una frase banale e consueta pensata per incontri inconsueti…in realtà, “Lui”, non se ne è mai andato…un’ombra sul muro da sempre, osserva la vita e la storia che passa con il coinvolgimento emotivo di una “ciaca”. Il suo stare ai margini gli consente una libertà di pensiero altrove impensabile, che esprime con quel misto di sano cinismo e fatalismo arabo spesso unica strategia di sopravvivenza nelle terre battute dallo scirocco. In mezzo all’affannarsi dei molti per il conseguimento di mete tanto ardite quanto illusorie, il suo stare volontariamente ai margini può a qualcuno ricordare l’etica del fannullone, (epiteto che ormai nessuno più gli rivolge essendo lentamente diventato invisibile alla collettività che lo circonda): in realtà egli ha smesso ormai di vivere sul muro diventando anzi, di fatto, lui stesso “il muro”, in stretta simbiosi con i sassi che lo formano, come loro imperturbabile a cambiamenti epocali che nella sostanza non mutano mai nulla, agli inni orgogliosi di vincitori di cui non resterà alcuna traccia nella storia del pianeta. Da anni il suo unico interlocutore è un cane improbabile, sottile osservatore della realtà e dispensatore di calde e liqpost_authore attenzioni che, per quanto di discutibile odore, rappresentano il suo ultimo legame affettivo col resto dei viventi…
