Strage di Capaci: Palazzo Adriano ricorda il giudice Falcone, la moglie e gli agenti della scorta

PALAZZO ADRIANO – Sono passati 26 anni dal giorno in cui per mano della mafia persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, e i tre agenti della polizia di Stato membri della scorta: Vito SchifaniRocco Dicillo e Antonio Montinaro.

Oggi Palazzo Adriano ha ricordato quel tragico evento con una giornata commemorativa organizzata dalla Commissione Straordinaria del Comune in collaborazione con l’Istituto Comprensivo di Prizzi, sezione staccata di Palazzo Adriano.

Non può esserci lotta alle mafie se non si guarda ai luoghi dove si produce conoscenza e la scuola è il luogo privilegiato per una proposta alternativa alla cultura mafiosa e dell’illegalità, per questo i veri protagonisti della giornata sono stati gli studenti delle scuole primarie e secondarie, premiati dalla Commissione per aver partecipato ad un concorso di idee dal tema “Giovanni Falcone: il mio impegno contro la mafia”.

Nell’ambito della manifestazione, alla quale hanno partecipato, assieme ai cittadini, i componenti della Commissione Straordinaria, gli insegnati e il Dirigente Scolastico Paolo Pulselli, il Procuratore Aggiunto presso la Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo Marzia Sabella, il Prefetto di Palermo Antonella De Miro e i sindaci dei comuni limitrofi, è stata esposta in Piazza Umberto I, proprio davanti all’ingresso del Palazzo Comunale, la teca con i resti della “Quarto Savona 15”, la Fiat Croma saltata in aria a Capaci nell’attentato. Particolarmente toccante è stata la testimonianza di Tina Martinez, vedova dell’Agente di scorta Antonio Montinaro.