Atletico Campofranco, la lettera del presidente Giuseppe Schillaci: “Spese esorbitanti, polemiche assurde su di me. Vi spiego..”

CAMPOFRANCO – Dopo sette intensissimi anni, l’Atletico Campofranco saluta l’Eccellenza e torna in Promozione. Questo è l’amaro verdetto al termine della stagione regolare conclusasi da circa due settimane. Nemmeno l’arrivo in panchina di un tecnico navigato come Giovanni Falsone ha evitato il penultimo posto in classifica con conseguente retrocessione diretta. Un girone di ritorno “disastroso” da parte dei giallorossi tra risultati deprimenti e problematiche extra-calcistiche che hanno complicato i piani salvezza della realtà di Campofranco. A fare luce e chiarezza è stato direttamente il presidente Giuseppe Schillaci, al suo primo anno alla guida della società giallorossa. Il massimo dirigente ha spiegato i motivi che hanno portato l’Atletico Campofranco alla spiacevole retrocessione. Lo ha fatto tramite una lettera postata nei giorni scorsi sul proprio profilo Facebook. “Scrivo questa lettera – ha esordito Schillaci – per dare una risposta a tutte quelle persone che mi accusano senza sapere cosa c’è dietro il mio lavoro all’interno dell’Atletico Campofranco. Molti hanno avuto il coraggio di dire ‘Schillaci ha fatto fallire la squadra, Schillaci dopo otto anni di Eccellenza ci ha mandati in Promozione’”.

Giuseppe Schillaci ha precisato: “Il sottoscritto è stato costretto a sobbarcarsi spese derivanti dalla scorsa stagione tra multe, vertenze, affitto dell’impianto e iscrizione al campionato. Tutto da solo senza ricevere un euro da nessuno. Ho lavorato fino alla fine affinchè la squadra concludesse il campionato di Eccellenza e ho seri dubbi, visto il passato, che qualcun altro avrebbe fatto lo stesso. Io non ho abbandonato la nave quando stava per affondare, in primis perché ho la dignità e la passione per il calcio e per questi colori dimostrata negli anni. Non salgo sul carro dei vincitori – ha proseguito – e ho sempre onorato i miei impegni con la squadra anche quando sono stati gravosi, perché professionalità significa anche questo. Quindi è stato inutile aizzare contro di me e sulla mia trasparenza. Penso che questo chiarimento sia stato doveroso per chi non sapeva, ma anche per la mia immagine e per il mio operato, che è sotto gli occhi di chi ha creduto nel mio lavoro. Adesso sapete perché sono nati i problemi a Dicembre e perché ho mandato via quei calciatori che certamente mi avrebbero permesso di salvare direttamente l’Eccellenza”. Impossibile, ad oggi, decifrare il futuro della formazione giallorossa, ma se la società decidesse di presentare domanda di ripescaggio ci sarebbero buone chance di ritornare in Eccellenza già l’anno prossimo.