Scoperti 44 lavoratori in nero nelle province di Agrigento, Palermo e Trapani

Controlli “serrati” da parte dei Carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro nelle aziende situate in provincia di Palermo, Agrigento e Trapani. Durante una serie di verifiche hanno trovato ben 44 lavoratori in nero nelle campagne di Camporeale, Contessa Entellina, Poggioreale, Bivona, Menfi, Campobello di Licata, Sambuca di Sicilia, Santa Margherita Belice, Marsala e Cammarata. Di conseguenza sono scattate ammende e sanzioni per un ammontare di 145 mila euro per caporalato, sfruttamento e lavoro illecito senza contratto.

Sui “Sicani”, in particolare a Cammarata e Bivona fra le altre località agrigentine, sono scattati controlli e sono state ispezionate dieci aziende. Scovati ben 37 lavoratori in nero e in questo caso due aziende sono state obbligate a sospendere l’attività. Alcuni imprenditori sarebbero stati denunciati perchè avrebbero installato un sistema di video sorveglianza abusivo e senza l’autorizzazione dell’ispettorato del lavoro. Inoltre, non avrebbero sottoposto a visita medica lavoratori minorenni e in definitiva sono state contestate ai titolari sanzioni e ammende per 110 mila euro.

Dalle verifiche è venuto a galla che i lavoratori operavano senza contratto e senza diritti, svolgendo fino a 11 ore di lavoro giornaliero. Poco idonee le condizioni igieniche e di sicurezza sul lavoro. I controlli proseguiranno in maniera più intensa nei prossimi giorni: riflettori puntati sul settore delle coltivazioni agricole. L’obiettivo è quello di contrastare il lavoro in nero e lo sfruttamento.