Rifiuti: Santino Sabella è il nuovo presidente della Srr Agrigento Ovest. Termina l’era Marinello

SAN BIAGIO PLATANI – E’ il sindaco di San Biagio Platani Santino Sabella (nella foto copertina) il nuovo presidente del consiglio di amministrazione della Srr Agrigento Ovest. Quest’ultima si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani della provincia. Il suo nuovo incarico avrà una durata di tre anni. Eletto all’unanimità da tutti gli amministratori comunali al Palazzo Comunale di Sciacca, Sabella subentra ufficialmente al saccense Enzo Marinello, già presidente e liquidatore in passato dell’ormai ex Sogeir. Il Cda si è insediato ufficialmente la scorsa settimana con l’assegnazione delle altre cariche. Il vice presidente sarà Ignazio Mistretta, consigliere comunale di Menfi. All’interno del consiglio anche Vanessa Girgenti, assessore nel comune di Villafranca Sicula.

La Srr Agrigento si concentrerà sul versante occidentale della provincia agrigentina, raccogliendo ben 17 comuni. Nel dettaglio: San Biagio Platani, Santo Stefano Quisquina, Bivona, Alessandria della Rocca, Cianciana, Cattolica Eraclea, Burgio, Villafranca Sicula, Lucca Sicula, Calamonaci, Ribera, Caltabellotta, Sciacca, Sambuca di Sicilia, Montevago, Santa Margherita Belice e Menfi. Come già anticipato, si occuperà della gestione dei rifiuti solidi urbani, ovvero della raccolta e dello smaltimento, nonchè dei mezzi di trasporto e del personale transitato dall’ex Sogeir alla Srr Ag.

Santino Sabella, sindaco di San Biagio Platani, manifesta a caldo tutto il proprio entusiasmo per l’incarico che gli è stato assegnato da pochi giorni. “Un ruolo importante – ha ammesso sulle pagine del quotidiano cartaceo La Sicilia – che richiede impegno, responsabilità e lavoro quotidiano da dedicare all’intero settore. Ho già stilato un primo programma e mi occuperò, in particolar modo e fin da subito, di ricognizione, impiantistica, situazione debitoria e soprattutto del personale. Alcuni lavoratori non ricevono lo stipendio da cinque mesi e alcuni mezzi di servizio sarebbero da rottamare o da assegnare ai comuni”.