Angelo Capobianco e la sua Game Box innovativa: ecco il “fantastico” progetto su Kickstarter

SANTO STEFANO QUISQUINA – Ricordate le Game Boy? Impossibile dimenticarle: hanno accompagnato la crescita di tutti noi a partire dal 1989, anno della sua “nascita”. In Europa, in verità, sono state commercializzate solo nel 1990 e hanno impiegato pochissimo tempo ad entrare nelle case degli appassionati, piccoli e grandi. Si tratta di una console portatile Nintendo progettata in Cina e venduta negli anni ’90 in ogni parte del Mondo. Provate adesso ad immaginare una Game Boy dei “giorni nostri”, riprogettata al dettaglio e al passo coi tempi. Solo pura fantasia? Probabilmente no, almeno per Angelo Capobianco (nella foto copertina) giovane di Santo Stefano Quisquina che ha avuto l’idea, grazie alla sua sfegatata passione per l’elettronica, di progettare la famosa consolle nella maniera più moderna. Il trentenne, quasi per gioco, è riuscito a realizzare quello che per molti sarebbe irrealizzabile. Grazie all’espansione dei computer a singola scheda e all’attuale tecnologia ha raggiunto un traguardo quasi insperato.

Ma andiamo con ordine. Tutto è nato qualche mese fa. Angelo aveva deciso di inserire un vero e proprio tutorial su YouTube che mostrava per intero il processo di ammodernamento di una Game Boy. Lo ha fatto per gioco, per pura passione. Ma nel giro di due settimane il video tutorial ha dato i suoi frutti. Capobianco, infatti, è stato contattato da circa dieci utenti italiani che avevano visionato il video in internet, intenzionati a far apportare delle modifiche interne di “sana pianta” alla loro Game Boy. Così il giovane di Santo Stefano Quisquina, contattato da ogni parte d’Italia, ha eseguito la costruzione e spedito il nuovo apparecchio. L’aspetto esterno della consolle rimane tale e quale, ovvero quello classico e originale. Ciò che viene modificato all’interno è l’hardware con l’aggiunta di un software moderno che consente agli appassionati di poter usare qualsiasi gioco della serie Nintendo, Super Nintendo, Game Boy fino alla Play Station1. Permette pure di guardare un film completo. Sì, proprio così. Avete letto bene!

L’intuizione è stata magnifica. Tanto da convincere Angelo a creare un progetto su Kickstarter, un sito web di finanziamento collettivo per progetti creativi. Questo non consente di investire su progetti per trarne un guadagno in denaro, ma solo supportare un progetto in cambio di una ricompensa materiale o di un’esperienza unica nel suo genere. E’ stato inserito nuovamente un video tutorial più curato e dettagliato e nel giro di un paio di giorni le visite sono aumentate clamorosamente. Sono state raggiunte le 120 unità che sostengono il progetto per un complessivo totale di 17,368 euro su una base iniziale di 15,000 euro. Numeri destinati ad aumentare nei prossimi giorni sulla piattaforma Kickstarter: alla chiusura mancano 27 giorni dei 40 prestabiliti; scadrà infatti il 30 Luglio prossimo. Con la somma raccolta, Angelo Capobianco acquisterà tutte le componenti per iniziare la produzione nei mesi di Settembre e Ottobre. Quanto dureranno i tempi tecnici? Entro Natale, si presume, dovrebbe riuscire nell’impresa di ultimare le Game Box (non più Game Box per motivi di Copyright) e spedirle agli utenti che hanno sostenuto il progetto da ogni parte del Mondo: Italia, America, Germania e addirittura Singapore. Sul sito Kickstarter è inoltre possibile osservare tutti i dettagli del progetto in essere.

La versione moderna della Game Box avrà un multiplayer, uno stato della batteria, il caricatore, lo spazio per la micro SD, l’ingresso USB, il Wi-Fi Connection, la rete Bluetooth 4.1 e lo schermo sarà di 3.5’’ LCD a colori. Avrà insomma tutte le caratteristiche più innovative e ricercate dagli amanti della tecnologia. Una sfida che Angelo, tecnico di informatica, vuole assolutamente vincere. “La mia passione per l’elettronica e la tecnologia – ha ammesso – non ha limiti. Amo l’informatica, la musica, il retrogaming e quando ero piccolo trascorrevo gran parte del mio tempo a scoprire il funzionamento di un determinato apparecchio elettronico. Avevo la curiosità di capire cosa c’era dietro e qual era il processo”. Adesso avrà l’occasione di riscrivere la storia tecnologica delle Game Boy. Sì, incredibile ma vero!