SANTA CRISTINA GELA – Una presentazione partecipata che ha coinvolto anche gruppi di pellegrini di passaggio, curiosi e cultori del patrimonio culturale locale: l’appuntamento di Santa Cristina Gela si è confermato essere una delle più suggestive giornate promozionali della Magna Via Francigena, tra le tante in giro per l’entroterra siciliano. All’interno dei locali della Biblioteca Comunale, ospiti del Sindaco Massimo Diano, il pubblico ho potuto viaggiare idealmente lungo le trazzere medievali riscoperte grazie ad un lavoro di ripristino e promozione compiuto da una rete di 13 comuni, con Castronovo di Sicilia come capofila, e dall’Associazione cammini Francigeni di Sicilia, il cui Vicepresidente, Salvatore Balsamo, ha raccontato la visione di un progetto osservato con interesse da realtà nazionali ed europee: sono già tanti i viaggiatori che in maniera autonoma hanno deciso di percorrere la Magna Via, anticipando il cammino inaugurale che si terrà il 18 giugno. Intorno ad un flusso di camminatori curiosi di scoprire una Sicilia non del tutto svelata, si va costruendo un sistema di accoglienza creato dalla libera iniziativa di cittadini decisi a mettere a disposizione alloggi, e poi guide e commercianti che hanno intuito il potenziale di una microeconomia basata sulla permanenza dei pellegrini. Felice conseguenza di un progetto promosso su scala nazionale da Magaze, balzato sulle pagine dei più importanti giornali e riviste di approfondimento e che adesso si prepara a diventare autorevole meta per chiunque abbia voglia di mettere uno zaino in spalla e ritrovare, a passo lento, non solo la vera natura splendente della Sicilia antica, ma anche sè stesso. Tra gli interventi e le domande del pubblico, momento più intenso della presentazione è stato il monologo “La strada antica” dell’attore e burattinaio della Compagnia degli spiriti Salvino Catalabiano, un suggestivo viaggio con le parole mentre più in là, il pupo rappresentate l’eroe albanese Scanderbeg faceva capolino da un teatrino allestito dentro le stanze comunali, a ricordare che anche la storia antica di questa terra può e deve essere rievocata attraverso l’arte, la cultura ed il turismo.