PALERMO – In Sicilia aumenta la differenziata, si è passati dal 12,50% del 2014 al 21,05% del 2016, con una crescita media dell’1%. Sono i Comuni sotto i 10 mila abitanti quelli più ricicloni, alcuni riescono a raggiungere e addirittura superare il 50% di rifiuti differenziati grazie al sistema di raccolta porta a porta, mentre le grandi città, come Palermo (13,00%), Catania (12,70%), Messina (12,74%), Caltanissetta (10,70%), Agrigento (10%) e Siracusa (5,25 %), arrancano. I dati relativi all’ultimo semestre del 2016 sono stati diffusi nel corso di una conferenza stampa a Palazzo d’Orleans, alla quale hanno partecipato il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, l’assessore all’Energia, Vania Contrafatto, e il direttore dell’Ufficio regionale speciale per la differenziata, Salvo Cocina, che non ha mancato di sottolineare come “chi non fa la differenziata provoca un danno erariale”.
A fare la differenza e contribuire al dato regionale in aumento sono anche diversi comuni del territorio sicano, ma non mancano quelli che abbassano la media e che non riescono a riciclare neanche il 10% dei loro rifiuti. Dal confronto dei dati sulla produzione e gestione dei rifiuti urbani a livello comunale diffusi nel 2014 da Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, con i dati dell’ultimo semestre 2016 forniti dalla Regione Sicilia, si nota un aumento della quota di rifiuti riciclati. Eppure ci si deve impegnare ancora molto per raggiungere quel 65% di raccolta minima imposta da una norma nazionale.
A distinguersi positivamente è il comune di Prizzi, i cui dati di rifiuti differenziati si aggirano intorno al 64% negli ultimi sei mesi del 2016, con un picco del 71,70% nel mese di luglio 2016; abbastanza positivi anche quelli relativi ai comuni di Bivona (50,1%), Santo Stefano Quisquina (57,12%) e Palazzo Adriano (59,9%), che, nel periodo considerato, hanno riciclato più del 50% dei rifiuti; mentre del 40% circa è la quota di differenziata nei comuni di Cianciana (41,64%) e San Biagio Platani (40,28%, con una flessione negli ultimi mesi del semestre); dati in crescita anche per Castronovo di Sicilia, che dal 13,46% del mese di giugno è passato al 33,10% nel mese di novembre 2016, e Burgio, che dal 27,90% di agosto ha raggiunto a novembre il 41,72%. Male gli altri comuni che non superano o superano appena il 10%: Casteltermini, San Giovanni Gemini, Cammarata, Sant’Angelo Muxaro, Lercara Friddi, Mussomeli, Vallelunga e Villalba.
Mentre in alcune cittadine non è ancora partito il sistema di raccolta differenziata – a Cammarata e San Giovanni Gemini, per esempio – in altre l’esperienza è iniziata da qualche mese: è il caso del Comune di Sant’Angelo Muxaro, dove la cittadinanza sta rispondendo con un cambiamento radicale delle proprie abitudini.
Ma qual è il segreto di una popolazione così consapevole e attenta come dimostra il caso del Comune di Prizzi? E’ lo stesso Sindaco Luigi Vallone a risponderci: “Non c’è nessun segreto. Nel 2013 abbiamo deciso di avviare questo percorso di raccolta differenziata e stiamo continuando a portarlo avanti in maniera seria. Sin dall’inizio abbiamo tolto tutti i cassonetti sparsi in giro per il paese e manteniamo sempre alta l’attenzione. In pratica continuiamo a differenziare i rifiuti come se fosse sempre il primo giorno. I cittadini ormai sono abituati, il servizio si svolge regolarmente e in maniera precisa. Anzi, se i dati hanno avuto una leggera flessione il motivo riguarda la chiusura delle discariche. L’obiettivo comunque resta quello di migliorarsi ancora, proprio per questo – conclude il Vallone – abbiamo pensato all’attivazione di diversi eco-punti per far sì che la gente che vorrà confluire i rifiuti differenziati in questi spazi di raccolta riceva degli incentivi”.
Per Crocetta l’aumento della differenziata “è un dato importante ma insoddisfacente. Ovviamente si coglie una differenziazione che passa da città a città, e persino da comportamenti abbastanza difformi tra città vicine. Continueremo a non fare sconti – ha affermato -. Proiettare i Comuni da 10 a 30 mila abitanti al 30% sarebbe importante”.
“Abbiamo tentato più volte di imporre una tassa ai Comuni che non fanno la differenziata, – ha spiegato Crocetta – di articolare un modello che diventerebbe un modello di risparmio: se scalo il costo dei rifiuti per chi fa differenziata e lo innalzo per chi non ne fa, i Comuni così sono incentivati”.
Quello dei rifiuti è un problema difficile da risolvere, attorno ad esso ruotano interessi di ogni tipo. Le discariche sono sature e sempre più spesso le città si ritrovano a dover fronteggiare vere e proprie situazioni di emergenza, senza contare i non indifferenti costi che la gestione dei rifiuti ha per amministrazioni locali e cittadini. Per intensificare la raccolta differenziata sono necessarie perciò politiche di sensibilizzazione e incentivi (una reale riduzione della tassa sui rifiuti, per esempio) per cittadini e momenti di educazione dei bambini sin dai primi anni di frequentazione delle scuole dell’obbligo, senza dimenticare di puntare al recupero e riuso degli oggetti. E’ fondamentale, inoltre, predisporre buoni metodi di raccolta, come il sistema di raccolta porta a porta che finora si sta rivelando tra i sistemi più efficaci.
Comune | ISPRA 2014 | GIU | LUG | AGO | SET | OTT | NOV |
Alessandria della Rocca |
43,70% |
42,24% |
45,31% |
36,40% |
31,56% |
32,77% |
29, 47% |
Bivona |
54,40% |
55,31% |
49,64% |
56,85% |
40,81% |
49,66% |
48,35% |
Burgio |
36,90% |
35,43% |
31,43% |
27,90% |
29,25% |
29,53% |
41,72% |
Cammarata |
9,70% |
4,60% |
5,00% |
9,90% |
11,70% |
14,00% |
7,30% |
Casteltermini |
6,10% |
4,20% |
4,40 % |
3,80% |
4,13% |
4,20% |
6,42% |
Cianciana |
44,10% |
44,53% |
46,48% |
41,43% |
42,02% |
35,62% |
39,78% |
San Biagio Platani |
42,30% |
40,59% |
48,33% |
42,93% |
43,95% |
37,76% |
28,14% |
San Giovanni Gemini |
8,40% |
2,70% |
8,40% |
9,90% |
7,00% |
8,80% |
dato mancante |
Sant’Angelo Muxaro |
1,80% |
13,90% |
0,00% |
0,00% |
4,63% |
0,00% |
7,65% |
S. Stefano Quisquina | 48,30% | 59,74% | 58,64% | 66,52% | 57,02% | 45,89% | 54,95% |
Castronovo | 7,90% | 13,46% | 18,38% | 24,71% | 7,40% |
31,70% |
33,10% |
Lercara Friddi | 4,80% | 3,86% | 21,28% | 7,68% | 11,90% | 11,90% | dato mancante |
Palazzo Adriano | 31,00% | 55,22% | 72,10% | 61,28% | 50,00% | 61,13% | 60,00% |
Prizzi | 29,90% | 67,81% | 71,70% | 60,25% | 60,00% | 63,43% |
62,26% |
Campofranco | 5,50% | 0,75% | 1,18% |
8,67% |
14,79% |
21,50% |
17,08% |
Mussomeli | 5,50% | 1,91% | 1,77% | 10,12% | 8,98% | 9,80% | 12,42% |
Sutera | 5,50% | 8,90% |
8,12% |
19,89% |
19,74% |
7,54% |
12,39% |
Vallelunga | 5,50% |
9,20% |
12,85% | 8,55% |
8,16% |
14,79% |
12,64% |
Villalba | 5,50% | 16,33% | 4,30% | 3,93% | 3,81% | 10,54% | 4,34% |