Quando i cuori rossi non bastano: la prevenzione contro il tumore al seno parte dalla corretta informazione

Probabilmente anche a voi in questi giorni sarà arrivato un messaggio in cui siete state invitate a condividere sulla vostra bacheca Facebook un cuore rosso per sensibilizzare le vostre amiche sul tema della prevenzione del tumore al seno. Un’iniziativa social non del tutto nuova e forse poco efficace alla condivisione di una corretta informazione sulla prevenzione e la diagnosi precoce del tumore al seno.

Per contrastare il tumore al seno la cosa più importante è fare davvero prevenzione: parlarne apertamente per rendere quello dei controlli diagnostici un normale momento della routine nella vita di ogni donna. Condividere con le amiche tutte le informazioni necessarie sui controlli da effettuare, dalle visite senologiche alle ecografie, e sugli stili di vita sani da adottare, per responsabilizzare sempre più le donne su questa problematica.

L’autopalpazione
L’autopalpazione è una misura di prevenzione importantissima, permette di individuare eventuali cambiamenti nella forma del seno o del capezzolo, e far scoprire la presenza di piccoli noduli.  L’AIRC, Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, consiglia di farla una volta al mese, a partire dai 20 anni. Il periodo giusto è tra il settimo e il quattordicesimo giorno del ciclo: è il momento migliore per evitare falsi allarmi, in quanto la struttura del seno si modifica con i cambiamenti ormonali mensili. Attraverso questo link potrete approfondire ancora di più il tema: http://www.airc.it/prevenzione-tumore/donna/seno-autopalpazione-visita-senologica/ 

I numeri del tumore al seno
Il tumore alla mammella resta il big killer numero uno per il genere femminile. La sua incidenza è in costante crescita, in Italia ogni anno sono più di 41 mila le donne che si ammalano. In particolare il tumore al seno registra un aumento tra le giovani donne, in età compresa tra i 25 e i 44 anni, l’incremento è stato di circa il 29%. Si tratta di una fascia di età “esclusa” dal programma di screening previsto dal Servizio Sanitario Nazionale riservato alle donne di età compresa tra i 50 ed i 69 anni. Per questo è fondamentale che tutte le donne si sottopongano a visite senologiche periodiche e, dai 40 anni di età è consigliabile che effettuino adeguati controlli diagnosticostrumentali.

Guarigione oltre il 90%
Negli ultimi anni la mortalità per cancro alla mammella è in costante diminuzione. Le nuove tecnologie diagnostiche di imaging, sempre più precise e sofisticate consentono di individuare lesioni in fase iniziale e in questi casi la probabilità di guarigione dal cancro del seno si attesta intorno all’85-90%. E questo grazie ad una sempre più corretta informazione e una maggiore sensibilizzazione verso la diagnosi precoce, che si è rivelata strategicamente determinante e vincente per il successo in termini di guaribilità. Ma si potrebbe già parlare di una guaribilità del 98% del tumore al seno se tutte le donne eseguissero i relativi previsti esami per una diagnosi sempre più precoce.