VALLE DEL PLATANI – Conosciuto come lo “smeraldo verde” dei Sicani, il pistacchio della Valle del Platani ha delle proprietà organolettiche e nutrizionali davvero uniche. A confermarlo sono le ricerche condotte dallo staff della Dottoressa Antonella Amato e del Dottor Gaetano Caldara dell’Università di Palermo e dell’Istituto zooprofilattico sperimentale della Sicilia che da tempo hanno fatto di questo frutto il proprio oggetto di studi.

Per consacrare l’innegabile valore, sono partite le procedure per il riconoscimento del marchio DOP per il pistacchio del Platani. Amministratori locali, ricercatori dell’Università degli Studi di Palermo, produttori e trasformatori della Valle del Platani si sono incontrati ieri nel corso di un incontro promosso dall’Amministrazione comunale di San Biagio Platani in collaborazione con l’Associazione Pistacchio Valle del Platani, con l’intenzione di valorizzare e tutelare il pistacchio coltivato nel territorio bagnato dal fiume Platani. 

La denominazione di origine protetta (DOP) è un marchio di tutela giuridica che viene attribuito dall’Unione europea agli alimenti le cui peculiari caratteristiche qualitative dipendono essenzialmente o esclusivamente dal territorio in cui sono stati prodotti.

Gli studi prodotti sono stati presentati nel corso dell’interessante incontro – ma anche al simposio sulla sicurezza alimentare svoltosi lo scorso maggio 2015 ad Atene – e hanno dimostrato un forte valore nutritivo e i numerosi effetti benefici del pistacchio della Valle del Platani. Le proprietà antiossidanti e anticolesterolo lo rendono un rimedio naturale per combattere la presenza di grassi nel sangue. 

La valle del fiume Platani ha una composizione del terreno che potrebbe essere responsabile di particolari acidi grassi insaturi contenuti in questa tipologia di pistacchio: si tratta di una varietà diversa rispetto ad altre siciliane. E’ stata riscontrata infatti una tipizzazione unica di questo pistacchio, grazie alla presenza dell’acido palmitoleico mai riscontrato in questo tipo di frutto, ed è proprio la zona di produzione ad attribuire quelle caratteristiche che rendono particolare il prodotto. 

Soddisfatto il sindaco Santo Sabella per la numerosa presenza sia di amministratori locali che di imprenditori agricoli e del settore della trasformazione: “sarà intrapreso un percorso virtuoso di aggregazione che porterà al raggiungimento di alti obiettivi. Un percorso inclusivo e di massima apertura rispetto ad altri percorsi avviati nel comprensorio, consci del fatto che oggi più che mai l’unione fa la forza”.

Diversi gli interventi mirati a comprovare la storicità della coltivazione del pistacchio nel comprensorio proposti dai diversi relatori intervenuti.

Il presidente dell’associazione Pistacchio Valle del Platani, Marcello di Franco, ha illustrato le attività poste in essere dall’associazione dalla data della sua costituzione ad oggi. Molti sono stati gli obiettivi raggiunti, soprattutto nel campo della lotta fitosanitaria con particolare attenzione alla sostenibilità ambientale.

Al termine dell’incontro è stato sottoscritto un protocollo di intesa finalizzato all’attivazione di una collaborazione operativa per la presentazione della domanda per il  riconoscimento della Denominazione di origine protetta.