Cammarata: il Diprosilac si costituirà in associazione, le adesioni entro il 31 ottobre

CAMMARATA – Si è riunito mercoledì 24 agosto in videoconferenza il comitato direttivo del Distretto Produttivo Siciliano Lattiero Caseario in vista della scadenza ufficiale di tutti i distretti produttivi della Sicilia.
L’incontro ha visto l’interazione dei due centri produttivi lattieri di Ragusa e Cammarata e della Facoltà di Agraria dell’Università di Palermo.
L’Assessorato alle attività produttive ha emanato con il decreto n.1937 del 28 giugno le nuove linee guida per la costituzione dei nuovi distretti produttivi che operano nel territorio Siciliano.
Il Comitato Direttivo del Diprosilac, durante l’incontro, ha sottolineato quanto di importante si è fatto in questi anni per la filiera del latte (accordi di filiera, prezzo del latte, QSS (qualità sicura Sicilia), di creazione di un ufficio zootecnico Regionale e di “osservatorio lattiero caseario siciliano”, individuazione di un marchio distrettuale, ecc.).
Con le nuove linee direttive, il comitato direttivo, ha indicato il nuovo percorso per dare continuità al Distretto attraverso il nuovo riconoscimento; ed ha ritenuto opportuno al fine di non perdere il lavoro svolto  in questi anni, di costituirsi in associazione semplice.
Per questo, entro il 31 ottobre gli allevatori e le imprese possono fare richiesta per aderire all’associazione compilando il modulo presente nel sito ufficiale della Diprosilac www.diprosilac.it
Soddisfazione ha espresso il vice presidente uscente Totò Tuzzolino sul lavoro svolto in questi cinque anni. Devo ringraziare il Comune di Cammarata – dichiara Tuzzolino – per la disponibilità data in questi anni a favore del distretto sia nel mettere a disposizione gli spazi e il personale per incontri svolti. Ci auspichiamo – conclude Tuzzolino –  che con la costituzione dell’associazione e successivamente del nuovo distretto, riusciremo a fare e a dare di più all’intero comparto lattiero che tiene in piedi l’economia dei territori di Cammarata e dei Monti Sicani.