Il Sapore del Sapere: 4 domeniche per valorizzare il territorio

MUSSOMELI – “Per apprezzare bisogna conoscere”. Sono sintetizzati in questa affermazione della docente Gabriella Barba i principi ispiratori e gli obiettivi del progetto “Il Sapore del Sapere”il sapore del sapere, presentato ieri mattina in conferenza stampa a Palazzo Municipale.
Quattro domeniche, quelle di giugno, il 5, 12, 19 e 26 in cui, grazie alla collaborazione tra l’Amministrazione, la Pro Loco, e gli Istituti d’Istruzione Superiore “Virgilio” e “Mussomeli-Campofranco”, saranno realizzate delle visite guidate sia all’interno del Castello Manfredonico, che per l’occasione sarà animato, sia per le vie del centro storico, alla scoperta della Terravecchia, con partenza da Piazza Umberto e arrivo alla Chiesa di San Giovanni.
A fare da ciceroni e a vestirsi in abiti d’epoca, come per le giornate FAI, a cui il progetto in parte s’ispira, pur essendo stato concepito ben prima, proprio gli studenti delle superiori: circa 300 quelli del Virgilio coinvolti, data anche la natura dei loro studi, e 68 quelli del Mussomeli-Campofranco che, pur essendo dei tecnici, come ha spiegato la docente Rosalia La Tona, si propongono di trasformare le conoscenze acquisite nel corso di questa esperienza in soluzioni per l’economia, che alimenta e da vita al territorio.
Al tevolo degli intervenuti il sindaco Giuseppe Catania e l’assessore Seby Lo Conte, le dirigenti Calogera Genco e Carmela Campo, le docenti Lia Bonanno, Gabriella Barba, Rosalia La Tona e Marilena Felce, e per la Pro Loco il presidente Salvatore Piazza e il suo vice Zina Falzone, il tesoriere Cinzia Frangiamore e il consigliere Rita Schifano.
“Si tratta di uno dei molti tasselli che costituiscono il piano turistico che questa amministrazione vuole portare avanti – ha spiegato il primo cittadino Catania – Un’altro, ad esempio, è rappresentato da un primo gemellaggio, in programma per il mese di agosto, con cittadine europee vicine a noi per tradizioni a carattere religioso, e in particolare perché con noi condividono i lamenti tipici dell’area del mediterraneo.”
“Stiamo cercando di coinvolgere in questa iniziativa anche i commercianti – ha aggiunto Piazza – in un connubio arte-gastronomia che porti ad un aumento dei consumi interni con conseguenti ripercussioni sull’economia e dunque sull’occupazione.”