Caso punti nascita. Unione dei Comuni: “Si potenzi il poliambulatorio di Bivona”

Dopo gli scontri che hanno coinvolto ad ampio raggio governo nazionale, regione e sindaci di tutta Italia in merito alla ferrea decisione, del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, di riorganizzare i punti nascita in base ai volumi di attività, il Consiglio dell’Unione dei Comuni “Platani Quisquina Magazzolo”, nell’adunanza del 29 Gennaio 2016, ha approvato un ordine del giorno inerente le problematiche del Distretto Sanitario di Bivona ed ha avanzato precise richieste al governo nazionale e all’Azienda Sanitaria di Agrigento.

“Considerato che dal 1° ottobre 2015 il territorio sicano, in particolare dei Comuni di Alessandria della Rocca, Bivona, Cianciana, S.Biagio Platani e S. Stefano Quisquina, non dispone più di un punto nascita – si legge nel documento a firma del presidente Francesco Cacciatore, sindaco di S. Stefano Quisquina –  si chiede al Ministro Lorenzin, di rivedere il provvedimento di chiusura del punto nascita di Santo Stefano Quisquina, comparando la drammatica situazione viaria con il rischio reale e concreto di puerpere e nascituri, colpevoli solo di essere nati nell’entroterra siciliano, così come quello delle Petralie e di Mussomeli; si chiede all’Assessorato Regionale alla Salute e all’ASP di Agrigento di rideterminare il corrispettivo per parto e degenza per la Clinica “Attardi”  gestita da una società privata, che chiuderebbe in passivo per sostenere il costo del personale necessario. Si chiede al Ministro alla Salute di usare lo stesso trattamento per le popolazioni della zona sicana di quello adottato per le popolazioni servite dagli Ospedali di Corleone, Bronte e dell’Isola di Pantelleria. Si chiede all’Assessore alla Salute – di attivare immediatamente i servizi di trasporto emergenza neonatale (STEN) e assistito materno (STAM), di cui al decreto dell’Assessore alla salute del 26 febbraio 2015, per le popolazioni servite dal punto nascita della Clinica “Attardi”; Si chiede al Direttore dell’ASP di Agrigento di assegnare, immediatamente, ulteriore personale medico specializzato al poliambulatorio di Bivona, per fronteggiare la chiusura del punto nascita della Clinica “Attardi”.

Si chiede, inoltre, il potenziamento della branca di Cardiologia per potere effettuare maggiore prestazioni riguardo l’ambulatorio dedicato allo scompenso cardiaco e l’utilizzo ottimale delle tecnologie in possesso (Holterecg – Secondo Holter);
Oncologia: potenziamento delle ore, viste le liste d’attesa di 40 giorni e dotare il servizio di apparecchiature per effettuare le mammografie;
Oculistica: Viste le dimissioni di uno degli specialisti oculisti di provvedere alla sostituzione nel più breve tempo possibile in considerazione delle liste di attesa di 40 giorni ;
Angiologia: Potenziamento delle ore, viste le liste di attesa di 60 giorni ;
Dermatologia: si chiede di dotare il servizio di attrezzature tecnologiche;
Radiologia: Considerato che l’Azienda Sanitaria ha investito sulla Radiologia del Poliambulatorio con l’acquisto di una apparecchiatura Radiologica digitale di nuova generazione e tenuto conto dell’importanza dell’investimento ci sembra opportuno chiedere l’aumento delle prestazioni di Radiologia al fine di aumentare la capacità erogativa per cinque giorni la settimana.

Si Chiede inoltre – conclude il documento – al Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria di Agrigento Dottor Salvatore Ficarra che provveda con la massima sollecitudine a dare soluzione a questi disservizi”