Settimana mondiale dell’allattamento al seno: il “Circolo Femminile Eva” organizza delle iniziative di sensibilizzazione a Palazzo Adriano

PALAZZO ADRIANO – I paesi del Nord sono un vero paradiso per donne che allattano. La Finlandia e la Norvegia, ad esempio, sono i paesi in cui si allatta di più, dove l’allattamento al seno è la norma e questo grazie anche a delle politiche più favorevoli. Il tema dell’allattamento al seno non si collega semplicemente al tema della nutrizione e dell’alimentazione dei propri figli: la questione è particolarmente importante se si pensa che l’allattamento favorisce un legame unico tra madre e figli. Inoltre, grazie alle sue proprietà il latte materno è prezioso per creare anticorpi e per le proprietà uniche che lo compongono, incomparabile rispetto ai prodotti artificiali.

In Italia però si fa ancora fatica a sensibilizzare le donne sul tema, proprio per questo è stata istituita la Settimana per l’Allattamento Materno (SAM), dal 1° al 7 ottobre 2015. La SAM di quest’anno attenziona la questione “Allattamento e Lavoro”, lanciata dalla WABA, World Alliance for Breastfeeding Action ossia Alleanza mondiale per interventi a favore dell’allattamento. Si tratta di un’alleanza globale di individui, reti ed organizzazioni che proteggono, promuovono e sostengono l’allattamento al seno, basata sulla Dichiarazione degli Innocenti e la Strategia Globale per l’Alimentazione dei Neonati e dei Bambini dell’OMS e dell’UNICEF.

Anche a Palazzo Adriano sono in programma a novembre una serie di iniziative di sensibilizzazione sul tema dell’allattamento materno. A promuoverle sarà il “Circolo Femminile Eva”, nato lo scorso maggio con lo scopo di favorire la libera circolazione del sapere e del fare femminile. Le socie e la loro presidente, Regina Masaracchia, madre di tre figli, autrice di diversi libri sul tema e consulente professionale in allattamento al seno – IBCLC, International Board Certified Lactation Consultant – stanno già lavorando per organizzare un convegno durante il quale interverrà, tra i vari esperti, anche la neonatologa IBCLC Iwona Kazmierska, fondatrice della Banca del latte all’ospedale Buccheri La Ferla di Palermo.

Tutte le madri sono consapevoli che il latte materno non possa essere sostituito da quello artificiale, eppure l´esistenza del latte in polvere è la causa del calo dell´allattamento, specialmente nei paesi industrializzati. I dati dimostrano che in nessun Paese europeo le madri riescono ad allattare esclusivamente al seno nei primi sei mesi così come raccomanda l’Organizzazione Mondiale della Sanità. L’Italia è fra le nazioni in cui, in media, a malapena si raggiungono i quattro mesi prima di ricorrere all’utilizzo del latte artificiale. Allora è importante sensibilizzare su un tema che apparentemente sembra così scontato e far veicolare una corretta informazione sull´allattamento, questione che ha bisogno di essere difesa e promossa.