Chiude l’unico punto nascita dei Monti Sicani: cittadini e amministratori in protesta

SANTO STEFANO QUISQUINA – La chiusura del punto nascita della clinica Attardi di Santo Stefano Quisquina si fa sempre più vicina, la data prevista è il 1° ottobre, ma i cittadini dei Monti Sicani non ci stanno e neanche i loro amministratori. Stamattina è infatti andata in scena un’assemblea congiunta tra questi cittadini e tutti i sindaci e i consigli comunali del territorio sicano. Una manifestazione convocata dai presidenti dei consigli comunali di Alessandria della Rocca, Bivona, Cianciana, San Biagio Platani e Santo Stefano Quisquina, alla quale hanno preso parte anche i consigli comunali di Cammarata, San Giovanni Gemini, Castronovo di Sicilia, Lercara Friddi e Prizzi, per ribadire ancora una volta l’importanza della presenza dell’unico punto nascita dei Monti Sicani. A condurre i lavori il Presidente del Consiglio di Santo Stefano, Enzo Greco Luchina. È una battaglia di civiltà, dunque, una lotta per il diritto insopprimibile alla salute di mamme e nascituri. Presenti alla manifestazione anche gli On. Tonino Moscatt e Vincenzo Fontana, quest’ultimo vicepresidente della commissione ai servizi sanitari e sociali della Regione Sicilia.

“I sindaci dei cinque comuni di Alessandria della Rocca, Bivona, Cianciana, San Biagio Platani e Santo Stefano Quisquina hanno ricevuto, dopo il 16 agosto, una lettera da parte della direzione della clinica, datata 13 agosto, che sostanzialmente comunicava la mancanza di condizioni per tenere aperto il punto nascita – spiega l’On. Giovanni Panepinto, Sindaco di Bivona. “Dal primo ottobre non si potrà più partorire in questo ospedale. Le motivazioni della chiusura riguardano la scelta della Ministra alla Salute Beatrice Lorenzin di chiedere per tutti i punti nascita italiani attrezzature e personale adeguato per la sicurezza della partoriente e del neonato”. Dopo i casi di mala sanità che hanno visto coinvolti da vicino anche dei neonati – il caso più emblematico quello della piccola Nicole – si vuole intervenire con maggior forza sul delicato tema, proprio per questo verranno chiusi tutti i punti nascita italiani nei quali non avvengono almeno 500 parti l’anno.

“Giovedì scorso – continua Panepinto – abbiamo incontrato l’Assessore Regionale alla Salute l’On. Gucciardi che ha visionato la documentazione prodotta sulla situazione viaria del territorio dando disponibilità a chiedere una proroga e una deroga per il punto nascita della clinica Attardi alla Ministra Lorenzin. Io credo che ci siano le condizioni per avere la deroga a mantenere il punto nascita che è sotto i 500 parti”. Sono infatti circa 150 i parti che avvengono annualmente nell’unica clinica dei sicani, un territorio molto vasto nel quale ricadono più di dieci comuni. “Abbiamo spiegato al neo Assessore alla Salute – continua ancora Panepinto – che la chiusura del punto nascita crea pericolo per i parti non programmati e non programmabili soprattutto nei giorni in cui le strade diventano intransitabili a causa delle avversità atmosferiche – neve, piogge abbondanti con conseguenti frane – rendendo impossibile raggiungere le città con i grandi ospedali, Sciacca, Agrigento e Palermo”. Lo scorso inverno infatti tutti i cittadini dei Monti Sicani sono rimasti isolati per più di una settimana e la presenza della clinica è stata fondamentale. Ma anche quando le condizioni metereologiche non sono avverse si riscontrano particolari difficoltà a raggiungere i grandi centri, molto distanti dall’entroterra.

“Quella di questa mattina è una lotta per garantire alle donne una certezza e alle famiglie meno agiate la possibilità di affrontare il parto senza che diventi una spesa pesante – conclude Panepinto. Saremo impegnati nei giorni a seguire per convincere tutte le parti interessate ad impegnarsi contro la chiusura”. È stata già convocata una riunione con l’ASP di Agrigento, mentre l’Assessore Regionale alla Salute si è reso disponibile a sollecitare la Ministra per attuare una proroga e rendere possibile alla clinica il mantenimento del punto nascita.

Nel corso dell’assemblea l’On. Fontana è riuscito a contattare telefonicamente la Ministra Lonzin che si è messa a disposizione per incontrare tutti i sindaci dei sicani ed affrontare assieme il problema.

Epifania Lo Presti, Francesco Lo Presti, Martina Chillura