San Giovanni Gemini: riceviamo e pubblichiamo una lettera sul non utilizzo ai fini del culto della Chiesa di San Giuseppe

SAN GIOVANNI GEMINI – Riceviamo e pubblichiamo una lettera inviataci in redazione dalla dott.ssa Donatella Manetta, già Assessore Comunale di San Giovanni Gemini, sul non utilizzo ai fini del culto della Chiesa di San Giuseppe nel quartiere Melaco. Di seguito la lettera.

Chi non rispetta i luoghi sacri non vuole bene a Dio!

Basta entrarci per sentirne l’immensità …
C’è un’opera di rilievo a San Giovanni Gemini, un bene per la nostra comunità che potrebbe essere luogo di importanti eventi religiosi. Sul finire degli anni 70, fu pensata da uomini che vollero bene alla nostra comunità e che ambivano all’espansione religiosa e culturale del nostro paese. L’idea, e successivamente la sua progettazione, risale sul finire degli anni 70. Promossa nel 1987 dall’arciprete La Palerma, venne riportata su un testo che per noi è fonte storica importante. Mi riferisco al testo di Mons. Domenico De Gregorio, “San Giovanni Gemini, notizie storico-religiose”.
La Chiesa San Giuseppe, la sua bellezza e imponenza è ammirata da chiunque passi:per il suo completamento sono stati necessari oltre 20 anni e tanti miliardi di vecchie lire; un’opera rilevante nella sua struttura e per il suo potenziale di crescita religiosa, culturale e sociale. Dopo anni di sacrifici per terminare i lavori, è molto triste osservare che quest’opera diventi sede di magazzini vari. Parrebbe che non ci sia la volontà o la capacità di organizzare qualcos’altro nel rispetto di un credo religioso e di un quartiere che ha sempre atteso il suo completamento. Non penso che per organizzare una messa settimanale ci vogliano denaro e risorse umane e arredi particolari. Gli anziani del quartiere sicuramente non attendono altro.
La volontà di amare e di rispettare la nostra storia, la nostra comunità e la nostra intraprendenza.
A mo’ d’esempio:
se io fossi avvocato e svolgessi altre attività diverse dall’ambito legale nel mio studio (circoli ricreativi o lavori di carpenteria); studio legale che mi è stato ereditato con tanti sacrifici da mio padre, vorrà dire che io non credo al mio lavoro e non rispetto e non voglio bene sia alla mia professione e sia alla mia storia familiare. Ed è ciò che a mio avviso accade in quel luogo sacro…. Se non rispetto un luogo destinato al culto, vorrà dire che non rispetto la mia professione di fede né tantomeno la storia del mio paese.
Spero che questa mia breve, ma accorata riflessione, possa servire come spunto di riflessione a solo fin di bene. Voglio pensare che possa essere di buon auspicio per qualcuno che potrà decidere liberamente e secondo coscienza sulla naturale destinazione di quest’opera.

San Giovanni Gemini, 02/07/2015
Dott.ssa Donatella Manetta
(Già Assessore Comunale di San Giovanni Gemini)