Free Power Fest: annullata l’edizione 2015 del festival Rock

CAMMARATA/SAN GIOVANNI GEMINI – Riceviamo dall’Associazione Free Powe Fest un comunicato ufficiale in cui il consiglio di amministrazione della stessa ha annunciato ufficialmente che l’edizione dell’omonimo festival non si svolgerà. Nel comunicato i motivi della scelta.

Comunicato ufficiale Free Power Fest Ass.

Il CdA ed i componenti tutti dell’Associazione “Free Power Fest” annunciano ufficialmente che l’edizione 2015 dell’omonimo festival non si terrà per motivi di cui, di seguito, ci accingiamo a discutere. Riteniamo comunque doveroso fare alcune brevi considerazioni a monte.

Il Free Power Fest, giunto lo scorso anno alla sua quarta edizione, è stato un evento organizzato da una manciata di giovani i quali, con immani sforzi per il reperimento di fondi ed aiuti di ogni tipo volti alla buona riuscita dell’evento stesso, hanno sempre sacrificato parte del tempo libero e/o lavorativo, senza l’intento di ottenere alcun beneficio economico. Al contrario, il prezzo da pagare per poter promuovere una cultura della musica che non fosse “commerciale” e convenzionale, associata anche a temi di carattere sociale ed etico, è sempre stato alto.

L’edizione dello scorso Luglio (2014), con la sua buona riuscita, ha portato a dei traguardi innegabili sotto vari punti di vista: una inaspettata affluenza di pubblico proveniente da più parti della regione; un conseguente flusso economico che ha rivitalizzato (seppur solo in parte) le casse delle attività commerciali dell’area interessata; l’happening aggregativo che ha coinvolto pubblico e partecipanti in uno scambio relazionale e sociale di idee ed esperienze. Al carattere prettamente musicale dell’evento sono state affiancate attività di intrattenimento per i più piccoli, microartigianato, performance artistiche, nonché la divulgazione e l’approfondimento di temi di interesse sociale e umano. Giunti a questo punto del nostro cammino si è deciso di comune accordo di non rischiare, accontentandoci di un festival dei compromessi, forzato da agenti esterni, e la cui identità a quel punto non ci apparterrebbe né rappresenterebbe più. Le ragioni di tale decisione possono quindi essere riassunte in tre punti principali:

A. Una forte opposizione ed un insieme di accuse, illazioni e false dicerie provenienti da abitanti dell’area interessata e da pseudo comitati autoproclamatisi paladini dello status quo in paese. Anche se in maniera indiretta sono state mosse pesanti accuse circa la destabilizzazione del quieto vivere della piazza, accusando noi organizzatori di aver portato orde di satanisti ed individui aggressivi pronti alla distruzione del quartiere. Accettiamo tutti i tipi di critiche, ma rifiutiamo le maldicenze e i pregiudizi di chi è sempre pronto a giudicare il prossimo a partire dall’aspetto e non da come agisce. Ci teniamo solo a ricordare che in quattro edizioni di festival non si è mai registrato alcun episodio di pericolo per niente e nessuno, a differenza di quanto accade abitualmente durante feste patronali/religiose, notti bianche e manifestazioni sportive in cui l’intervento delle forze dell’ordine per sedare risse e atti violenti è ormai una prassi.

B. Indifferenza, mancanza di interesse a riguardo, incertezza ed una situazione di impasse ed immobilità amministrativa e politica che col tempo si sono tradotte in ostruzionismo di una parte dell’amministrazione comunale di San Giovanni Gemini, impegnata più a gestire richieste da soggetti esterni (vedi punto A) che a garantire una organizzazione e pianificazione di eventi estivi per dare linfa alla piatta vita sociale ed economica di questo paese.

C. Un calo di entusiasmo da parte di noi membri dell’Associazione, probabilmente conseguente alle ragioni di cui sopra. Fino a che punto può essere gratificante dover organizzare un evento che, nonostante i traguardi raggiunti e il successo degli anni passati, è ancora visto come un problema dalle gravissime conseguenze per la vita di tutti?

Sperando di aver chiarito nel modo migliore le ragioni che ci hanno portato a tale decisione, ci impegniamo a non rispondere né a commenti né a post sui social riguardanti l’argomento appena trattato.

Vi invitiamo pertanto a discuterne faccia a faccia, nella quietissima vita reale.

Arrivederci al prossimo anno, il CdA (Totò Impalli, Totò Giarratana, David Scibetta, Gianluca Militello e Vito Impalli) ed i membri tutti dell’Associazione.