Ciao Nick! E… alla prossima!

ALIA – Quando muore un “Dio”, è come se il sottile velo che separa il pensiero dalla realtà venisse squarciato da una mano folle e violenta che, al contempo, ti afferra il capo e ti costringe a guardare oltre.
In pochi secondi ti ritrovi privo di ogni sicurezza, pietrificato, provato dalla fredda sensazione che nessuno dei tuoi sensi più ti appartenga. Isolato da ciò che ti circonda, ovattato in uno stato di semi-incoscienza, non ascolti più ciò che il mondo ha da dirti. Non sai più cosa dire, se annuire, come comportarti, cosa essere. L’unico interrogativo che ti rimbomba in testa, martellandoti e confermandoti che ancora esisti, è: possibile che sia successo?
12/05/2015. Ieri Nick è morto.
12/10/1932 – 11/05/2015. Aveva 82 anni?
Già! Quando hai la straordinaria fortuna di conoscere una persona che ha saputo vivere ogni attimo della sua vita in completa totalità, non vedi le rughe sul viso, ma senti solo il battito del suo cuore.
Un pulsare forte e pieno di voglia di vivere, di esserci ancora, di fare e rifare gesti e azioni che solo il fuoco di un’immensa passione possono alimentare.
E tu ti ritrovi lì, insieme a lui, tra quelle macchine che ha smontato, rimontato, lucidato. Che ha riportato in vita. A cui ha ridato dignità.
Ti ritrovi in quel garage dove ogni angolo profuma di avventura e vita vissuta, di affetti e traguardi raggiunti, di successi e cose ancora da fare.
Ti ritrovi lì a osservare, con occhi sempre nuovi, la storia di un uomo che ha saputo afferrare e tenere stretto a sé la grandezza di un destino che lui stesso ha costruito con tenacia e grinta, senza mai lasciarsi travolgere dall’inebrianza della fama. Lui è stato un fuoriclasse anche in questo. Per quanto negli States fosse “Dio”, campione mondiale di formula Indy, lui è sempre rimasto lo “zio Nick” degli aliesi e il “Nick” degli amici.
Nella spontaneità di un sorriso, nel caloroso abbraccio di un benvenuto, o nel saluto di un “ci vediamo presto”, ha sempre saputo coniugare in perfetta armonia, e in dosi zen, l’umiltà delle sue origini e la spavalderia di chi può permetterselo, perché è sempre andato fino in fondo ad ogni decisione presa.
Ha saputo percorrere oltre l’immaginabile una strada che lui stesso ha tracciato con la convinzione di chi si lascia guidare da un amore incontrollabile che gli ribolle dentro alimentando testa, cuore, muscoli e respiro.
Rischi? Non so se li abbia mai davvero messi in conto, ma mi piace pensare che anche di fronte a loro si sia mostrato a testa alta, con un leggero sorriso sprezzante, e la certezza di chi crede per primo in se stesso e nelle sue capacità.
Per me, Nick, sei stato e rimarrai sempre un caro amico. In più occasioni mi ha ricordato con il tuo solo essere che se s’insegue con tenacia e convinzione un sogno, una meta, e si è franchi con le proprie capacità e con i propri limiti, tralasciando tutto il resto e lasciandosi solo guidare dal sano istinto passionario, si può scrivere di proprio pugno una storia per cui vale la pena vivere davvero.
Ciao Nick! E… alla prossima!

Nick Dioguardi, ex pilota automobilistico originario di Alia, ma californiano d’adozione, è venuto a mancare all’età di 82 anni. I funerali si sono svolti ieri, alle 15:00, nella Parrocchia Sant`Anna ad Alia.