Cammarata: A Maggio diverse feste in onore del SS.Crocifisso

Crocifisso delle TovaglieLE ORIGINI DELLA TRADIZIONE
Il crocifisso, massimo emblema della cristianità, segno di culto di fede e di protezione dei credenti, è stato per secoli l’oggetto-simbolo più rappresentato dagli artisti.
Pur trattandosi della raffigurazione dello stesso Uomo-Dio, gli sono stati attribuiti svariati titoli ed appellativi, legati spesso a leggendarie tradizioni dei luoghi in cui si venerano, trasformandosi poi in segno di fede e di devozione popolare.
In Sicilia, la devozione al Crocefisso ha origini antichissime, diffondendosi col tempo in moltissime località dell’isola, dove ancor oggi si può assistere ai festeggiamenti in suo onore.
Le feste sono celebrate principalmente a maggio ed a settembre, ciò legato ad una antica leggenda con fondate radici storiche:
Sant’Elena, madre dell’Imperatore Costantino, recatasi in pellegrinaggio a Gerusalemme per visitare i luoghi della Passione e morte di Gesù, trovò sul Calvario la statua di Venere innalzata dall’Imperatore Adriano al fine di allontanare i cristiani da quel luogo sacro.
Mentre la Santa Imperatrice faceva distruggere quell’idolo pagano, per edificarvi un sontuoso tempio, si trovò presente al ritrovamento della croce e dei chiodi di Cristo. Il fatto sarebbe accaduto il 14 settembre del 320. Da allora tale giorno fù celebrato con grande solennità in Gerusalemme e via via la festa si estese a tutto l’Oriente sotto il nome di “Esaltazione della Croce”, ricorrenza tutt’ora celebrata nel Calendario Liturgico. Nel VII secolo avvenne un altro fatto importante con questa reliquia. Il re dei persiani cominciò a combattere l’impero romano d’oriente, dando gravi sconfitte ai greci che nel 614 perdevano Gerusalemme e la porzione della Santa Croce che vi si conservava. Allora Eraclio, imperatore d’oriente, si scosse e mosse nel 621 con tutte le sue forze contro i persiani, riconquistando le terre perdute ed il Sacro Legno della Croce al Patriarca di Gerusalemme. A ricordo di questo avvenimento in occidente fu introdotta la festa dell’ “Invenzione della Croce” il 3 maggio.
Per dette tradizioni, tramandate di generazione in generazione sino ai nostri giorni, in diverse località della Sicilia, con fasto e solennità, si festeggia il SS. Crocifisso sia a Maggio che a settembre.

LE FESTE DEI CROCIFISSI A CAMMARATA
Cammarata festeggia diversi crocifissi in entrambi i mesi dell’anno, con una eccezione la seconda domenica di giugno, se si tiene conto della vicinanza con San Giovanni Gemini, in cui si celebra con grande solennità la festa di “Gesù Nazzareno” costruendo il maestoso Carro trionfale che viene strascinato in processione da centinaia di fedeli.
Si inizia la prima domenica di maggio con il Crocifisso di Sant’ Antonio detto anche “Crocifisso di’ Tuvagli “ che si venera nella chiesa di San Domenico. E’ una bellissima scultura lignea del XVIII secolo che viene portato in processione sopra un fercolo addobbato con fiori di rosa, di zagara, di tutte le primizie di stagione (fave, spighe, ciliegie) quasi a propiziare una stagione di abbondanti raccolti. Per antica tradizione oggi è l’unica processione che attraversa le principali strade di Cammarata e San Giovanni Gemini. Durante il percorso i fedeli per devozione offrono delle asciugamani le cosiddette tovaglie, possibilmente di lino ricamato, che vengono appese ai lati del crocifisso. Una consuetudine che ha dato origine all’appellativo del crocifisso, legata ai tempi in cui a Cammarata si coltivava e si tesseva il lino. Questi manufatti a fine processione vengono messi all’asta ed il ricavato viene devoluto per le spese della festa.
Giunta la processione in territorio di San Giovanni Gemini, nei pressi del convento dei Frati Cappuccini, i rappresentanti del clero di questa Comunità accolgono con un abbraccio fraterno il sacerdote che accompagna la processione, quasi a simboleggiare un abbraccio fraterno tra le due comunità, mentre i cittadini di quel quartiere offrono ai portatori del simulacro, ai tamburinari, alla banda musicale ed ai fedeli pellegrini un bicchiere di vino precedentemente benedetto dai sacerdoti.
La processione prosegue percorrendo le strade principali di San Giovanni per ritornare poi nella chiesa da dove era partita.
L’ultima domenica di Maggio una delle feste più antiche quella del “SS. Crocifisso degli Angeli” venerato nella chiesa di san Vito. Il crocifisso è così denominato per via di alcuni angioletti che coronano la croce.
La comunità cammaratese è molto devota a questo crocifisso, in suo onore si svolge “la cavalcata” organizzata dal Paliante, personaggio principale della manifestazione, che è di solito una persona o una famiglia che ha ricevuto una particolare grazia.
Tutta la settimana che precede la festa si svolgono le ordinarie celebrazioni liturgiche in chiesa, mentre ogni sera i tamburi della confraternita girano le vie del paese per annunciare la cavalcata.
Il venerdì si svolge la processione del crocifisso collocato in un artistico fercolo ligneo che attraversa le viuzze del centro storico. Il sabato di solito è dedicato a momenti di svago ed intrattenimento musicale, mentre la domenica, alle 11 la messa solenne, nel pomeriggio e fino a tarda serata si svolge la tradizionale cavalcata attraverso le vie dei due paesi ed i fuochi d’artificio. Lunedì un appendice alla festa con un’altra processione del crocifisso.  Sempre nel mese di maggio, si celebrano i cosiddetti “Venerdì Sacrati” in onore del SS.Crocifisso della Gianguarna. Per sette Venerdì a partire da quello successivo alla Pasqua, nella Chiesa dell’Annunziata dove si venera la miracolosa immagine del SS.Crocifisso della Pioggia, si celebra la santa messa in suo onore. L’ultimo venerdì si conclude con la processione del SS.Sacramento, che raggiunge la cappellina di san cataldo poco fuori del paese, dove per antica tradizione viene impartita la benedizione alle persone e alle campagne.
A settembre delle tre feste dedicate ai crocifissi oggi se ne svolge soltanto una quella del “Crocifisso della Pioggia”. Non si celebrano più la festa del “Crocifisso di Santa Caterina” (seconda domenica di settembre) venerato tutt’ora nell’omonima chiesa, ed il “Crocifisso della Raccomandata” (terza domenica di settembre) soppressa a seguito del crollo della chiesa dove era custodito.
La festa del “Crocifisso della Pioggia” detto anche U crucifissu du’ Venniri, si venera nella chiesa dell’Annunziata nel quartiere Gianguarna, viene celebrata la prima domenica di settembre. E’ organizzata da un apposito comitato che ogni anno cerca di solennizzare le celebrazioni principalmente dal punto di vista religioso, ma anche affiancando momenti di svago e di sano divertimento. L’immagine e l’appellativo ha una singolare storia: Nel 1751, alcuni fedeli di Burgio avendo fatto realizzare a Palermo questa immagine del Crocifisso per la loro chiesa parrocchiale, stavano trasportando il simulacro su un carro per raggiungere il proprio paese quando all’improvviso, giunti a Cammarata, un violento temporale li costrinse a rifugiarsi nella chiesetta con annesso monastero di suore dell’Annunziata. Quando la pioggia cessò, i burgitani si apprestarono a riprendere il cammino, ma appena il crocifisso fù di nuovo fuori, la pioggia imperversò costringendoli a rientrare. I tentativi di ripartire furono diversi ma ogni volta la pioggia riprendeva a scendere inspiegabilmente. Allora si comprese che questo fenomeno era un segno divino e quel Crocifisso doveva rimanere in quella chiesa di Cammarata. I burgitani si rassegnarono, chiesero alle suore il compenso in denaro in modo da far scolpire un’altra statua per il loro paese, lo collocarono nell’altare maggiore della chiesa dell’Annunziata dove da allora viene venerato. Invocato dai fedeli specie nei periodi di siccità ha sempre elargito grazie e benedizioni esaudendo i bisogni terreni dell’uomo.