Jonny Boccaccio con le sue rime incalza e Castronovo di poesia impazza

di Annalisa Cannella e Epifania Lo Presti

CASTRONOVO DI SICILIA – Sul web le sue rime impazzano e dal calcio alla politica veloci incalzano. Jonny Boccaccio si fa chiamare, ma di rivelare la sua identità proprio non ne vuol parlare: celata rimarrà finché lui non lo deciderà.

Gentil messer Boccaccio – la gente scrive – sinceri auguri le faccio anche se vorrei che a me li facesse proprio lei, svelandomi per Natale la sua identità Mortale”. “Cara madama devo restar muto – risponde lui – E alla su richiesta darle rifiuto, In fondo non conta la mi persona mortale, Ma il mi spirito e il mi spessor morale. E per questi lieti giorni futuri, Torno di nuovo a farle gli auguri”.

Ecco un altro che si chiede: “O gentil signor Bocaccio, un’appello a lei le faccio il suo volto non vuol svelare ma il Castronuovo lei vede giocare, la sua squadra è la Fiorentina ma Castronuovo la sua cittadina”. Da Firenze a Castonovo l’anonimo poeta arriva per dispensar saggezza in rima.

Anche i giornalisti di Magaze con gran piacere leggon le sue stravaganze: tenerezze e riflessioni che sussuran dolci suoni, le parole rimate in suoni come fossero canzoni.

Qualche piccolo quesito abbiamo posto a cui con gran celerità il Gentil Boccaccio ha risposto. La sua idea abbiamo chiesto di spiegare: come nasce e a chi vuol arrivare? Tra tutti i poeti perché quello del Decamerone? Novellista moderno, non c’è paragone!

L’ nacqui per risollevar l’idioma nostrano.
parlo del nobil e illustre italiano.
Su Fb tutti scrivon parole al vento,
ma non si curan né dell’ H né dell’accento.
Poi mi diletto con la mi poesia,
a stimolar negli altri la fantasia.
Gran parte di li mi paesani,
aman le mi rime dai versi sani,
con le quali rifletto su questioni di attualità,
che riguardan da vicino la nostra società;
li mi temi verton su qualsiasi e variegato argomento,
stigmatizzando a volte di li genti il facebookiano comportamento.
Son sempre educato e non lancio provocazioni,
neanche quando ricevo parolacce e brute illazioni.
I’ amo l’educazione e la gentilezza,
che di esto mondo credo sian la salvezza.

Mi celo dietro un profilo e son un poeta
Su le mi generalità le posso affermare,
che per lo scopo prefisso Dante mi dovea appellare,
ma tal poeta risultava assai scontato,
così ripiegai su Boccaccio perché meno nominato,
e cotesta scelta non fu poi tanto errata,
per dar a costui una bella rispolverata.
Per conferirgli infine un tocco di modernità,
mi registrai “Jonny” con gran vanità.

Noi brave non siamo a rimare ma in questo esercizio ci siamo volute cimentare, poiché coinvolgente è la sua poesia, la sua rima e fantasia.