Kamarat, ancora un sorriso nel derby. Maggio: “Siamo stati bravi e cinici”

CAMMARATA – Alla fine tutto l’ambiente può ritenersi soddisfatto. Il giovanissimo Kamarat conquista la seconda affermazione consecutiva in campionato e lo fa aggiudicandosi il terzo derby stagionale di fila contro i cugini del San Giovanni Gemini. Il due a uno finale, arrivato nella parte conclusiva della gara, è la dimostrazione che i biancoazzurri c’hanno creduto dal primo all’ultimo minuto. Carattere, orgoglio e attaccamento hanno fatto tutto il resto. Scillufo è stato il match winner, ma un po’ tutta la squadra si è espressa secondo le direttive impartite dal tecnico Renato Maggio, che al termine della partita ha ammesso. “Non dobbiamo dare risposte a nessuno – ha esordito l’allenatore montano – perché ad inizio stagione ci siamo posti l’obiettivo di valorizzare i giovani, cercando di salvare la categoria. Ho letto determinate cronache negative al nostro indirizzo, ma il sottoscritto è consapevole di aver salvato la squadra dal fallimento. Per cui, accetteremo qualsiasi risultato del campo: noi siamo ugualmente contenti di ciò che stiamo facendo”.

Che derby è stato? “Per noi queste partite sono tutto – ha affermato Maggio. Abbiamo vinto un derby contro una squadra tosta che arrivava dal cambiamento tecnico. Ho visto un buon Gemini, forse noi siamo stati un po’ più bravi in determinate situazioni. Tutto sommato è stato un bel derby”. E’ stata un’affermazione voluta da tutto l’ambiente, che teneva a fare bella figura di fronte al proprio pubblico. “Disputare l’Eccellenza – ha concluso – è per noi un grande dispendio e richiama grandi sacrifici. Per noi è sempre motivo d’orgoglio fare divertire i più giovani ed il nostro tifo. Adesso testa al Campofranco, per noi è un’altra sfida impegnativa”. Uno spettacolo anche sulle tribune, con colori e sfottò che hanno reso la giornata apprezzabile e nel pieno dello sport pulito. Da segnalare che, subito dopo la sconfitta, nessuno in casa Gemini ha voluto rilasciare dichiarazioni in sala stampa in merito alla partita dei Salaci di Cammarata.

Giuseppe Varsalona