Mussomeli: è un operazione Ecologica?

MUSSOMELI – Venerdì 21 novembre 2014. Primo mattino. Una densa nube si innalza dal piazzale dell’Auditorium comunale, sede del centro operativo dell’Ato Ambiente CL1. L’aria inizia ad odorare di bruciato e il cielo si imbratta di fumo. Quattro uomini alimentano con cartoni, plastica e altro materiale, un fuoco da loro stessi appiccato. Ecco come si smaltiscono i rifiuti a Mussomeli.
Che l’area fosse un immondezzaio è sempre stato sotto gli occhi di tutti. Oltre al container destinato a raccogliere i cartoni delle ditte del territorio, insufficientemente capiente, due cassonetti in cattive condizioni sono quasi sempre stracolmi. Così, basta una folata di vento, qualche randagio in cerca di cibo, o semplicemente l’incuria dei cittadini, stanchi di pagare per un servizio non all’altezza, che l’intera zona circostante, compresa la strada principale e i terreni limitrofi, vengono investiti  da ogni sorta di spazzatura.
Come far fronte all’emergenza? Di certo non dandole fuoco, in pieno giorno, in un’area cittadina, abitata da famiglie con bambini, caratterizzata pure dalla presenza di attività commerciali (dal panettiere al macellaio solo per fare due esempi), vicino a una scuola statale e a un’atra privata.
Quand’anche si trattasse di un episodio isolato, giusto per liberarsi di  un paio di cosette, è una pratica che non può essere tollerata, soprattutto da parte di chi, per primo, dovrebbe garantire il rispetto dell’ambiente, la sua tutela e pulizia.