Vicari. Rubava corrente elettrica per coltivare cannabis indica

VICARI – Era riuscito a mettere su una vera e propria fabbrica della marijuana riducendo al minimo le spese a suo carico.
Arnone Maurizio, classe 1978, palermitano disoccupato, in un casolare di campagna nei pressi del torrente San Leonardo, del comune di Vicari, grazie ad un complesso impianto idrico ed elettrico, azionati alternativamente da timer portava aventi una florida piantagione di cannabis indica. Un sistema di lampade ad incandescenza, fili elettrici, interruttori e temporizzatori collegati, abusivamente, alla palificazione elettrica lungo la strada. E proprio questo dettaglio ha insospettito i Carabinieri che, col supporto dei tecnici della società ENEL immediatamente allertati, hanno ricostruito il percorso dei cavi sino a raggiungere l’isolato casolare. All’interno una luce accecante dava vita a ben 134 piante di cannabis indica alte circa 180 cm.
Dopo la campionatura di alcune piante a cura del L.A.S.S. Carabinieri di Palermo, per accertarne l’esatto principio attivo, l’intera piantagione è stata estirpata per la successiva distruzione, mentre i materiali sono stati sottoposti a sequestro, unitamente ad un bilancino di precisione ritrovato nell’abitazione dell’uomo a Palermo, nel quartiere Villagrazia.
Accusato di furto aggravato, produzione e detenzione illecita di sostanze stupefacenti, Maurizio Arnone, su disposizione della competente Autorità Giudiziaria, nella giornata di ieri, è stato giudicato con rito direttissimo presso il Tribunale di Termini Imerese. Condannato ad un anno e otto mesi di reclusione, è stato poi rimesso in libertà per sospensione della pena e dietro pagamento di una multa di 4200 euro.ARNONE-MAURIZIO